Sicilia, Cracolici: cambio generazione tema prossima legislatura

Assessore Agricoltura: riorganizzare macchina regionale

OTT 13, 2017 -

Palermo, 13 ott. (askanews) – “Costruire un’amministrazione regionale in grado di guardare al futuro rappresenta una delle sfide principali per promuovere la crescita”. Lo ha detto l’assessore regionale siciliano all’Agricoltura Antonello Cracolici durante un incontro sul tema della riorganizzazione della macchina regionale.

“Serve un forte ricambio generazionale, per questo bisogna recuperare il significato della parola ‘concorso’, con selezioni adeguate e snelle che rispondano alle esigenze dell’amministrazione che ha estremo bisogno di giovani laureati in economia o in materie giuridiche per rafforzare la predisposizione dei decreti e la gestione finanziaria, quest’ultima vero tallone d’Achille della pubblica amministrazione della Regione. Con la legge sul prepensionamento varata nell’ultima legislatura verrà favorita la fuoriuscita di circa 4.500 dipendenti entro il 2020 – continua Cracolici. Bisogna lavorare per superare vecchie logiche da amministrazione borbonica, per un reale snellimento delle procedure, togliendo alla Regione molte competenze che sono inutili, perché potrebbero essere espletate in autocertificazione o che potrebbero essere disposte dagli enti locali. Altra questione è quella della riorganizzazione dei dipartimenti, rivedendo alcuni accorpamenti che evidentemente non hanno funzionato in questi anni, come quello tra acqua a rifiuti, o quello tra dipartimento ambiente e forestali dell’ antincendio che invece dovrebbero tornare ad una regia unica con i forestali che si occupano della manutenzione dei boschi. Inoltre i direttori devono vincere un concorso e non devono essere nominati dai giochi della politica, mentre i dipendenti regionali devono rientrare nello status di dipendenti dello Stato per superare le vecchie differenze contrattuali ormai anacronistiche e che ultimamente danneggiano gli stessi lavoratori – conclude. Il prossimo Parlamento regionale non potrà fare a meno di rimettere al centro il tema della riorganizzazione della macchina regionale”.