Roma, 5 lug. (askanews) – Risorse insufficienti, difficoltà nell’accesso alla diagnosi e alle cure, liste d’attesa, ostacoli nell’acquisizione e nell’utilizzo delle nuove tecnologie e nella prescrizione dei nuovi farmaci, blocco del turn-over, differenze regionali, scarsa programmazione territoriale sono alcune tra le principali criticità che si riscontrano trasversalmente nelle diverse aree terapeutiche. Lo evidenzia un Rapporto sulle criticità del Servizio Sanitario Nazionale dal punto di vista di pazienti e operatori sanitari, redatto dai rappresentanti di trenta società scientifiche, delle organizzazioni della medicina generale e ambulatoriale e presentato presso il Ministero della Salute.
L’iniziativa, promossa da Senior Italia FederAnziani, ha raccolto le principali problematiche legate all’accesso alle cure e alla loro omogeneità sul territorio nazionale e le ha presentate alle Istituzioni, per proseguire nel proprio lavoro sinergico col mondo medico-scientifico diretto a individuare soluzioni concrete e nuovi punti di equilibrio tra le esigenze economiche del sistema e i bisogni medico-sanitari dei pazienti.
“Come cittadini e fruitori del SSN viviamo ogni giorno sulla nostra pelle le conseguenze delle criticità presentate dal mondo medico-scientifico, in termini di lunghe liste d’attesa, conseguenti difficoltà di accedere a diagnosi tempestive e alle cure – ha spiegato Roberto Messina, Presidente di Senior Italia FederAnziani – per dare il nostro contributo al sistema abbiamo lanciato il progetto Senior Italia Care, un programma di monitoraggio delle condizioni di salute della popolazione senior direttamente all’interno dei Centri Sociali per gli Anziani. I CSA aderenti saranno dotati di un kit di dispositivi medici per l’automonitoraggio delle condizioni di salute, che consentirà di effettuare esami diagnostici di autovalutazione (pressione cardiaca; ECG per individuare eventuali casi di fibrillazione atriale; spirometria; saturimetria; emoglobina; ematocrito. Il coinvolgimento dei medici di famiglia ci consentirà di essere guidati nei percorsi sanitari qualora dalle auto-indagini emergano potenziali patologie da approfondire nelle sedi più opportune che il nostro medico di fiducia ci indicherà”.