Milano, 3 lug. (askanews) -Investimenti strategici sulla salute neuropsichica dell’età evolutiva, eliminazione del divario Nord Sud per quanto riguarda l’assistenza dei minori, attivazione di un sistema di monitoraggio della salute neuropsichica dei minori e degli adolescenti. Sono le linee concrete di intervento che Antonella Costantino, presidente SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza – indica al termine dell’ “Indagine conoscitiva sulla tutela della salute psicofisica dei minori”. Gli atti conclusivi dell’Indagine vengono presentati a Roma, il 4 luglio, alla presenza della ministra della Salute Beatrice Lorenzin e del presidente della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, Michela Vittoria Brambilla nel corso del convegno della Commissione bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza “Il diritto alla salute dei minori diversamente abili”. Con Atonella Costantino, prenderà parte alla discussione anche Giovanni Cioni, vicepresidente SINPIA, i cui contributi espressi nella fase delle audizioni sono stati ampiamente recepiti dalla Commissione.
“L’indagine conoscitiva, come ha ben raccolto il Ministro Lorenzin con l’attivazione di un tavolo specifico sulla NPIA, di concerto con le Regioni, ha bene evidenziato le attuali criticità del sistema dei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, che in ambito terapeutico e riabilitativo riesce a garantire risposte appropriate solo a un bambino/adolescente su tre – ha detto Antonella Costantino – Ben sette Regioni sono senza nessun posto letto di ricovero di NPIA. E’ indispensabile un investimento strategico sulla salute neuropsichica dell’età evolutiva”.
La priorità, secondo la SINPIA, è eliminare il divario nell’assistenza presente tra le diverse Regioni, in particolare tra quelle del Nord e del Centro-Sud, e garantire condizioni che permettono l’effettiva erogabilità di interventi appropriati: personale sufficiente, in servizi con organizzazione adeguata e omogenea, che possano garantire la formazione permanente degli operatori sulle più recenti evidenze. Indispensabile inoltre attivare al più presto un sistema di monitoraggio della salute neuropsichica dei minori e degli adolescenti, dello stato dei servizi e dei percorsi diagnostici e assistenziali, per avere a disposizione in modo stabile le informazioni necessarie per la programmazione sanitaria.
“Massimo deve essere lo sforzo da dedicare alla prevenzione e alla presa in carico delle patologie quando sono all’esordio della loro manifestazione – aggiunge conclude il vicepresidente Giovani Cioni – Una diagnosi precoce è capace di cambiare il corso della malattia e un monitoraggio costante mette i pazienti e le loro famiglie nella condizione di rispondere per tempo al disturbo, evitando ricoveri e istituzionalizzazioni”.
250.000 Bambini e ragazzi con disabilità sono inseriti a scuola, corrispondenti approssimativamente al 3% della popolazione in età evolutiva, e di essi 50.000 presentano disturbi gravi e complessi che interferiscono in modo significativo con le autonomie personali e sociali. Molto oggi si può fare per migliorare la loro salute e qualità di vita e quelle delle loro famiglie. Le nuove conoscenze nell’ambito delle neuroscienze permettono diagnosi sempre più tempestive e interventi terapeutici e riabilitativi efficaci, che consentono di prevenire o ridurre la disabilità conseguente ai disturbi dello sviluppo neuropsichico e di supportare le famiglie nella convivenza quotidiana con la disabilità dei propri figli. Sono disponibili ausili e strumenti sempre più sofisticati per compensare specifici aspetti della disabilità stessa, e il nostro paese è particolarmente attento per quanto riguarda l’inclusione scolastica e sociale.