Roma, 28 giu. (askanews) – Nettamente contrario il Codacons alla possibile chiusura dei nasoni di Roma, le fontanelle sparse per la città, misura attualmente al vaglio di Acea.
“Le conseguenze per gli utenti sarebbero tutte negative – attacca il presidente Carlo Rienzi – La chiusura delle fontanelle, infatti, costringerebbe turisti e cittadini ad acquistare l’acqua in bar ed esercizi commerciali, con danni economici evidenti e sicure speculazioni, configurando al contempo una interruzione di pubblico servizio. Si creerebbe anche un rischio per le fontane storiche della capitale, perché molti turisti in cerca di refrigerio, non potendo più utilizzare i nasoni per rinfrescarsi, sarebbero indotti ad utilizzare l’acqua delle fontane”.
“Ma sono gli stessi numeri a dirci che una possibile chiusura delle fontanelle romane non risolverebbe il problema siccità, considerato che i nasoni rappresentano solo l’1% dello spreco di acqua a Roma, contro il 50% delle falle nelle tubature – prosegue Rienzi – Per questo invitiamo Acea ad evitare regali a commercianti ed esercenti, trovando la soluzione nel colabrodo idrico che caratterizza la gestione dell’acqua in città”.