Milano, 5 apr. (askanews) – Uno spazio abbandonato dagli anni Settanta, i Magazzini Raccordati della stazione Centrale di Milano, torna alla vita per il Fuorisalone 2017 grazie ai Ventura Projects: un polo del design lungo via Ferrante Aporti che si aggiunge a quello di Lambrate, dedicato a designer e artisti consolidati. Tra i nomi di spicco c’è Lee Broom, designer inglese di arredamento d’interni premiato anche dalla regina Elisabetta, che festeggia i 10 anni di attività con “Time machine”, un’installazione composta da una giostra da luna park dove ha raccolto i pezzi più significativi della sua carriera, e un pendolo di marmo di Carrara, pezzo realizzato per l’occasione.
“Si chiama ‘macchina del tempo’ perchè faccio un salto nel passato, guardo indietro a 10 anni di lavoro: volevo creare una retrospettiva e allo stesso tempo fare qualcosa di nuovo. Tutti i pezzi che presento sono i miei preferiti immaginati in modo diverso, con nuovi tessuti, materiali o colore” ha spiegato ad askanews. “Volevo mettere insieme tutti i pezzi del passato non come oggetti singoli ma a formare un’installazione unica. Per questo ho scelto di presentarli nell’interpretazione moderna di una giostra da luna park, che rappresenta il mio viaggio di designer in questi anni, tutto in bianco, in contrasto con questo spazio contemporaneo molto scuro e quasi diroccato”.
L’obiettivo di Lee Broom era trasmettere serenità e calma richiamando l’idea dei giochi dei bambini, sfruttando una location unica. “Come designer devi essere qui a Milano se vuoi mostrare al mondo il tuo lavoro: la prima volta che sono venuto mi ha conquistato, la mia ambizione era esporre qui con uno show teatrale e ad effetto ed è successo” ha detto.
L’olandese Maarten Baas è tra gli ambasciatori del design del Nord Europa: la sua installazione, realizzata in collaborazione con Lensvelt, si intitola “May I have your attention please?”, cioè “Posso avere la tua attenzione?”: è composta da una serie di megafoni che emettono una cacofonia di voci sussurrate e da sedie disposte in modo disordinato. “Volevo lavorare sull’idea di attirare l’attenzione, che oggi si può considerare una valuta come i soldi o il potere. Specialmente qui a Milano, al Salone, tutti cercano di ottenere la tua attenzione, mentre nella vita quotidiana si è influenzati da qualsiasi cosa si senta o veda. Questa installazione parla dell’influenza di tutto questo su di noi, le sedie stanno a rappresentare le tante voci individuali: ognuna è unica ma insieme creano un totale” ha spiegato. “Il Fuorisalone è la piattaforma dove posso diffondere le mie idee, mi piace stare lontano dai posti più affollati, trovare nuovi luoghi, ancora sconosciuti. È un rischio ma fa parte del gioco e mi piace”.
Tra i nomi che espongono negli spazi di Ventura Centrale c’è Salviati: l’azienda che lavora il vetro di Murano ha portato qui l’installazione “Decode/Recode” firmata da Luca Nichetto, tra i nomi più importanti del design italiano, e Ben Gorham, con l’obiettivo di riproporre tecniche antiche con un’estetica contemporanea. Per la seconda edizione del progetto “Transitions” Baars &Bloemhoff ha coinvolto sei progettisti olandesi che hanno immaginato in modo originale gli ambienti d’interni.