Ue, Semestre europeo, cosa raccomanda la Commissione all’Italia – askanews.it

Ue, Semestre europeo, cosa raccomanda la Commissione all’Italia

Su conti pubblici, fisco, Pnrr e gestione fondi Ue, demografia, concorrenza
Giu 19, 2024

Bruxelles, 19 giu. (askanews) – Nelle sue raccomandazioni pubblicate col pacchetto di primavera del Semestre europeo, la Commissione Ue presenta una serie di richieste specifiche all’Italia su ciò che dovrà fare per migliorare i conti pubblici, il sistema fiscale, la capacità amministrativa per la gestione dei fondi comunitari, e poi per affrontare la crisi demografica e la carenza di forza lavoro qualificata in certi settori, definire una strategia industriale e di sviluppo, ridurre il divario territoriale, affrontare le restrizioni che ancora restano alla concorrenza nel Paese.

L’Esecutivo comunitario, si legge nel documento, “raccomanda all’Italia di agire nel 2024 e nel 2025 per presentare tempestivamente il piano di bilancio strutturale a medio termine. In linea con i requisiti del Patto di stabilità e crescita riformato, limitare la crescita della spesa netta nel 2025 a un tasso coerente con l’inserimento del debito pubblico su una traiettoria plausibilmente discendente nel medio termine, e con la riduzione del disavanzo pubblico verso il 3% del Pil, il valore di riferimento del Trattato Ue”.

Un secondo punto riguarda il sistema fiscale, che dovrà essere reso “più favorevole alla crescita, concentrandosi sulla riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e in linea con gli obiettivi di sostenibilità di bilancio, anche riducendo le spese fiscali e aggiornando i valori catastali, garantendo al contempo equità e progressività e sostenendo la transizione verde”.

Nel paragrafo successivo si raccomanda ancora all’Italia di “rafforzare la capacità amministrativa per gestire i fondi dell’Ue, accelerare gli investimenti e mantenere lo slancio nell’attuazione delle riforme. Affrontare i ritardi emergenti per consentire un’attuazione continua, rapida ed efficace del Piano di ripresa e resilienza, compreso il capitolo ‘REPowerEU’, garantendo il completamento delle riforme e degli investimenti entro l’agosto 2026. Accelerare l’attuazione dei programmi della politica di coesione”. E quindi, si sollecita il Paese, “nel contesto della revisione di medio termine, a continuare a concentrarsi sulle priorità concordate, considerando al tempo stesso le opportunità offerte dall’iniziativa ‘Piattaforma Tecnologie Strategiche per l’Europa’ (Step, ndr) per migliorare la competitività”.

Inoltre, l’Italia dovrà “affrontare le tendenze demografiche negative, anche attirando e trattenendo lavoratori altamente qualificati, e affrontando le sfide del mercato del lavoro, in particolare per quanto riguarda le donne, i giovani e la povertà lavorativa, soprattutto per i lavoratori con contratti atipici”.

La Commissione raccomanda poi ancora all’Italia di “definire una strategia industriale e di sviluppo per ridurre il divario territoriale, razionalizzando le attuali misure politiche e tenendo conto dei principali progetti infrastrutturali e delle catene del valore strategiche”, sollecitandola infine ad “affrontare le restrizioni alla concorrenza, in particolare nel settore del commercio al dettaglio, delle professioni regolamentate e delle ferrovie”.