Bce, Lane: tagli tassi lenti se inflazione sopra attese, e viceversa – askanews.it

Bce, Lane: tagli tassi lenti se inflazione sopra attese, e viceversa

Al Consiglio della prossima settimana appropriato tagliarli
Mag 27, 2024
Roma, 27 mag. (askanews) – Il capo economista della Bce ha ribadito che la prossima settimana “sarà appropriato” procedere a un taglio dei tassi di interesse, se i dati continueranno a mostrare sviluppi in linea con le aspettative, mentre per il ritmo futuro di riduzione del costo del danaro potrebbe risultare rallentato da “sorprese al rialzo” sulle pressioni inflazionistiche, o potrebbe accelerare con elementi di natura opposta. Philip Lane è intervenuto durante un webinar organizzato dall’Institute of International and European Affairs di Dublino, dopo che questa mattina aveva già rilasciato propositi analoghi mediante una intervista al Financial Times.

Al Consiglio direttivo del 6 giugno “se la nostra valutazione aggiornata sulle prospettive di inflazione, le dinamiche dell’inflazione di fondo e la forza della trasmissione della politica monetaria dovessero aumentare ulteriormente la nostra fiducia che l’inflazione sta convergendo verso il nostro obiettivo in maniera sostenibile, sarà appropriato – ha detto – ridurre l’attuale livello di restrizione monetaria”.

Guardando oltre la mossa ormai, quasi scontata, di giugno, “il successivo ritmo di taglio dei tassi sarà più lento se ci saranno sorprese a rialzo sull’inflazione di fondo, specialmente in relazione alle dinamiche dell’inflazione interna e dei servizi”, o sui livelli di domanda, l’ammorbidimento monetario sarà invece “più veloce se ci saranno sorprese al ribasso sull’inflazione di fondo o sul livello di domanda”.

Lane ha osservato che oggi l’inflazione è a livelli più bassi di quanto l’istituzione prevedesse sei mesi fa.

Il futuro percorso dei tassi di prenderà anche dall’evolversi della forza della trasmissione monetaria. “Dati i ritardi di questa trasmissione gli effetti restrittivi dei nostri passati rialzi dei tassi si stanno ancora dipanando. Mentre l’impatto del ciclo restrittivo sull’economia potrebbe aver raggiunto il suo massimo livello alla svolta dell’anno, i modelli suggeriscono che il grosso dell’impatto sull’inflazione sia relativamente più lento – ha rilevato Lane – e dovrebbe ancora farsi sentire nei prossimi mesi”.

Il capo economista ha anche osservato che il calo dell’inflazione di fondo implica anche che i tassi di interesse “reali” (la differenza tra tassi ufficiali e inflazione) risultino più alti, quindi con un maggiore effetto restrittivo. Ha anche rilevato che se la Bce tagliasse i tassi troppo in fretta rischierebbe di trovarsi spiazzata nel caso di inattese risalite del caro vita, mentre se si muovesse troppo lentamente potrebbe vedere l’inflazione ricadere sotto il livello obiettivo. (fonte immagine: Institute of International and European Affairs).