Gentiloni: finora il Pnrr è un successo, ma dovrà esserlo alla fine – askanews.it

Gentiloni: finora il Pnrr è un successo, ma dovrà esserlo alla fine

“Per poter replicare metodo prestiti comuni per obiettivi comuni”
Apr 12, 2024

Lussemburgo, 12 apr. (askanews) – I ministri finanziari dell’Ue avranno oggi alla riunione dell’Ecofin a Lussemburgo una discussione sulla valutazione di mezzo percorso del ‘NextGenerationEU’ (Ngeu) e del Fondo europeo per la ripresa e la resilienza (Rrf), che finanzia i Pnrr degli Stati membri, sul il fatto che finora sia stato un successo, ma anche sulla necessità che continui a esserlo fino alla fine, perché questo fornirà un forte sostegno all’idea che il metodo dei “prestiti comuni per obiettivi comuni” possa essere replicato per altri investimenti necessari nell’Ue, in particolare per l’industria della difesa e per la doppia transizione verde e digitale. Lo ha ribadito stamattina con forza e chiarezza il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, parlando alla stampa al suo arrivo all’Ecofin.

“Da parte della Commissione – ha detto Gentiloni – possiamo già dire che il Ngeu è stata una storia di successo: ricordiamo tutti la situazione in cui eravamo quattro anni fa, quando arrivò la prima proposta della Commissione. Oggi sappiamo che il Ngeu è stato straordinariamente importante per rendere possibile che questa crisi senza procedenti non creasse frammentazione, grandi differenze nel mercato unico”.

“La reazione dei mercati – ha ricordato il commissario – è stata molto positiva fin dall’inizio; è stato fornito un forte margine di bilancio a paesi che avevano uno spazio di bilancio limitato; il ‘rimbalzo’, se ricordiamo il livello della crescita in Europa nel 2022, è stato impressionante, più forte che in Usa e in Cina. E poi, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, il Ngeu ha anche provato di essere piuttosto flessibile, perché siamo stati in grado di riadattare lo strumento, i capitoli dei Pnrr, a questa nuova crisi”.

Insomma, “finora tutto bene: 225 miliardi di euro sono stati erogati”, ma “naturalmente con pesanti oneri amministrativi, che erano inevitabili: perché – ha spiegato Gentiloni – era la prima volta che avevamo dei finanziamenti europei basati su obiettivi, tappe intermedie, ‘performance’ degli Stati membri; su questo, penso che possiamo parzialmente semplificare le nostre regole, cercando di ridurre questi oneri amministrativi”.

“Il successo di questa storia sarà valutato completamente alla fine, perché abbiamo bisogno ancora di molti sforzi per raggiungere gli obiettivi, le tappe intermedie, le riforme e gli investimenti” dei Pnrr dei diversi paesi Ue. Comunque, ha sottolineato Gentiloni, “questo successo è dal mio punto di vista estremamente importante per ciò che significa per il metodo che abbiamo usato per il Ngeu, cioè mettere in comune delle risorse per degli obiettivi comuni”, per vedere “se può essere replicato per altri obiettivi con altre tempistiche”.

“Ma naturalmente il successo del Ngeu è essenziale per sostenere l’idea che questi prestiti comuni per obiettivi comuni possono essere replicati di nuovo, che è il mio punto di vista. E credo – ha indicato il commissario – che le discussioni che stanno andando avanti sulla difesa mostrino che abbiamo bisogno di questo tipo di strumenti comuni, e poi c’è una montagna” di investimenti necessari altri settori, come “le transizioni green e digitale”.

“Naturalmente, il capitale privato viene prima di tutto, ma il sostegno pubblico sarà necessario. Per questo la valutazione di mezzo percorso sarà importante, ma la seconda parte di questo sforzo sarà anche importante”, ha concluso Gentiloni.