Milano, 10 nov. (askanews) – Entra in vigore il nuovo Codice della strada. Per i monopattini molte novità: obbligo delle frecce, casco obbligatorio per i minorenni, età minima 14 anni, giubbino riflettente in condizioni di scarsa visibilità o in ore notturne. Unasca, Associazione maggiormente rappresentativa a livello nazionale per le Scuole guida e non solo, si è battuta e ha ottenuto due risultati: che fossero classificati i monopattini e avessero l’obbligo degli indicatori di direzione. Anche se come ci dice il segretario Unasca Emilio Patella si può fare di più, soprattutto nella regolamentazione dei monopattini.
“Secondo noi – dice – anche sulla strada, ma ovviamente dappertutto, un minimo di formazione alla guida di questi mezzi sarebbe stata importante”.
Era già chiaro, ma è stato ribadito che i monopattini non possono viaggiare sui marciapiedi. E anche la sosta è vietata sui marciapiedi per i monopattini, con l’obbligo però per i comuni di provvedere a creare degli spazi. Ma come si fa a perseguire un monopattino, che non ha una targa? La questione è ben presente per Unasca, che ha chiesto un’identificazione di tali mezzi e un’assicurazione obbligatoria. Ma per ora il problema resta. Problema europeo peraltro.
“In Italia ci sono stati degli incidenti, ma ancora non siamo a livelli di altri paesi perché abbiamo iniziato da poco. In Francia invece per esempio ci sono stati degli incidenti dove il monopattino ha creato dei gravi danni e si è dovuti ricorrere al fondo di garanzia perché i monopattini non erano assicurati. Adesso in Francia credo che abbiano già fatto o stanno facendo la norma che prevede l’assicurazione. Qui il Parlamento non ha voluto prendere questa decisione e ha delegato il Governo chiedendo di studiare la questione. Sull’immatricolazione non è stato fatto nulla, e questo è un vero problema”.
Già perchè fermare un monopattino in piena corsa non è certo facile. E quindi c’è ancora della strada da fare.