Roma, 7 feb. (askanews) â Insegnare il tiro a segno nelle scuole? Sul tema scoppia la polemica del giorno che coinvolge in un duro scontro governo e opposizioni. Polemica che prende anche la piega della querela annunciata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari.
Tutto nasce da un articolo pubblicato da La Stampa che parla, con alcuni virgolettati, di una conversazione che sarebbe avvenuta il 6 febbraio tra il sottosegretario Fazzolari e il generale Franco Federici, consigliere militare della presidente del Consiglio. In unâintervista a LâAria che Tira, lâesponente di Fratelli dâItalia, molto vicino a Giorgia Meloni, smentisce cosĂŹ:
âĂ una notizia totalmente inventata, ormai il modo di operare di parte della stampa è diventato questoâ, ha detto Fazzolari. âIo sono un tiratore di tiro dinamico sportivo, è una disciplina riconociuta dal Coniâ, ha ricordato.
âIo e il generale Federici parlavamo di due cose che nulla hanno a che fare con la fantomatica notizia di insegnare il tiro a segno nelle scuole. E parlavamo di come riuscire a ottimizzare lâaddestramento di forze armate e forze di polizia e di tutti i corpi dello stato che posseggono unâarma da fuocoâ, ha spiegato. âCerto che querelo la Stampa, la Stampa ha messo in prima pagina una notizia falsaâ.
E se Fazzolari minaccia querela, il direttore de La Stampa, Massimo Giannini difende lâautore dellâarticolo, Ilario Lombardo: âConfermiamo parola per parola, è inattaccabile e di fonte sicura al cento per centoâ.