Roma, 1 feb. (askanews) – “Oggi mi difendo dal vicepresidente del Consiglio, mentre ho un processo in corso con la presidente del Consiglio e una causa civile intentata contro di me dal ministro della Cultura: tre ministri di uno stesso governo portano in tribunale chi osa criticarliâ€. Lo ha detto lo scrittore Roberto Saviano prima dell’udienza davanti al tribunale monocratico della Capitale nel processo che lo vede imputato per diffamazione per alcune dichiarazioni riferite a Matteo Salvini.
“Sono fiero di essere imputato in questo processo, perché mi è data la possibilità di testimoniare al Tribunale di non voler permettere a leader di partito e ministri di blindare la possibilità di critica, fosse anche un gridoâ€, ha spiegato ancora l’autore ed intellettuale. “Questo processo – ha aggiunto – mostrerà alla politica come processare un’opinione possa essere il primo atto di compromissione dell’unica forza in grado di irrorare la democrazia, la critica; hanno da perdere più loro che io. Non posso mostrarmi intimidito, continuerò a criticare, dovessero i processi coincidere con tutti i miei giorni a disposizioneâ€.
E riguardo a Salvini, Saviano ha aggiunto: “Era divenuto intollerabile come si relazionava al Sud Italia, utilizzandolo come bacino di voti facili… . Cancellare la scorta, come Salvini invoca da anni, significava cacciarmi dal Paese, esattamente come auspicato, dopo le elezioni che hanno visto nascere quest’ultimo governo, da migliaia di loro simpatizzantiâ€.
Saviano aveva definito Salvini ministro della ‘Mala vita’, una “espressione coniata da Salveminiâ€. Lo scrittore ha anche definito “criminale†lasciare i migranti in mezzo al mare sia per l’allora ministro Salvini sia per Toninelli. Saranno chiamati a testimoniare il ministro Matteo Piantedosi, il segretario generale della Federazione europea dei giornalisti, Ricardo Gutierrez, e Oscar Camps, il fondatore di Open Arms.
Il ministro Piantedosi viene chiamato a riferire “sulle iniziative volte a verificare il regime di protezione al quale Saviano è sottoposto dall’ottobre 2007â€. Il giudice si è riservato di decidere sulla lista testi e ha fissato la prossima udienza per il 1 giugno, quando verrà ascoltato il querelante, Matteo Salvini.