Bologna, 18 nov. (askanews) – Di Alessandra Velluto Zucchero fa le cose in grande, pilastro della musica italiana, tra gli artisti italiani più amati e conosciuti all’estero, dopo 10 lunghi anni di concerti sold out in tutto il mondo, innumerevoli dischi di platino e oro, prestigiose collaborazioni con star internazionali ora torna a casa. Zucchero Sugar Fornaciari torna finalmente a esibirsi dal vivo nella sua città. Il 9 e 10 giugno infatti, sarà protagonista assoluto alla RCF Arena di Reggio Emilia. Tocca a un emiliano doc inaugurare la nuova veste di Campovolo: con 35.000 sedute per ogni show, la RCF Arena diventa la più grande Arena in Europa con posti a sedere, realizzata ad hoc con una pendenza del 5% per garantire una visuale e un’acustica ottimali. “È fantastico suonare nell’arena più grande d’Europa, e poi sono felice di suonare a Reggio, dove ho suonato poco paradossalmente. Questo è il concerto dell’amore, del ritorno alla mia terra. I miei mi hanno portato via quando avevo 11 anni ed è una cosa che mi ha fatto soffrire; sono legato in modo viscerale alla mia terra. Vivere qui mi ha insegnato i valori della solidarietà, la gente era molto genuina nel mio paesino Roncocesi”. Una festa molto attesa dalla sua città e dai suoi fan, in cui il “DIAVOLO IN R.E.” ripercorrerà la sua quarantennale carriera di grandi successi con le sue hit più celebri. Sempre con la sua unica e pungente ironia. “Qui in Emilia ci sono modi di dire incredibili, volevo intitolare questi concerti “Ch’ a ‘t vègna ‘n canchêr!”, perché in realtà non ha accezione negativa ma poi ho lasciato stare. Molti pensano che io sia burbero e spigoloso e lo sono, ma mi salva e mi frena questa mia parte fanciullesca e giocosa”. C’è tanto spazio per la politica nella chiacchierata con i giornalisti a Reggio Emilia. Chiarisce che lui dalla politica preferisce stare lontano, che Bella ciao è una canzone bellissima e che la canta senza problemi e poi ha aggiunto: “Sulla politica italiana dico: abbiamo provato di tutto, vediamo che succede, non ho paura, basta che non rompano i co Hanno dato qualche brutto segnale con la storia dei rave, però il mondo non ha più voglia di rivoluzione, anche io sono disilluso. Non ho mai suonato per un politico a parte un episodio lontano, tantissimi anni fa ho fatto un concerto a Ceppaloni nel paese di Mastella ma mi sono sentito veramente a disagio, ci andavano tutti ma non era per me; è meglio stare in disparte dalla politica”. Il bluesman ha un rapporto un po’ contrastato con il Festival di Sanremo e per quest’anno dice: “Vanno avanti solo gli influencer! Non mi vogliono a Sanremo, neanche in gara, visto che io sono contro gli influencer non mi invitano, non hanno preso neanche la canzone di Guccini!”. Poi ancora spazio ai ricordi: “Appena iniziato io facevo le sale da ballo, poi dopo il primo Sanremo ho fatto il primo concerto a Rosignano Solvay, c’era solo uno spettatore, che mi ha chiesto 10 volte la stessa canzone “Una notte che vola via”, la stessa persona era l’unico spettatore anche nel concerto serale ma mi sono esibito lo stesso. Per uno o per 100mila io suono”. Zucchero è ancora impegnato per il tour mondiale e si prepara a far cantare il suo pubblico italiano a giugno: “Negli ultimi anni in genere, il pubblico è cambiato, è molto più basico, io non capisco perché certi artisti facciano gli stadi. Io preferisco suonare nelle Arene che in spazi non fatti per la musica. Le arene sono posti belli e la bellezza favorisce la mia musica”. L’appuntamento c’è, non ci sarà un nuovo album ma forse un nuovo singolo, perché Zucchero senza fare musica non sa stare: “Vivo di musica, sempre, per me è una cosa totalizzante, non riesco a stare fermo. Cosa faccio a casa o in vacanza? Mi rompo i co . Faccio passeggiate, ma poi devo suonare”. (Photo Credit: Daniele Barraco)
Zucchero, un “Diavolo in R.E.”, due date memorabili
Il bluesman a giugno a Reggio Emilia tra storia,ironia e passione