Consiglio Lazio, alla Pisana la legislatura entra nel vivo

Rocca illustra la linea, le opposizioni incalzano

MAR 16, 2023 -

Roma, 16 mar. (askanews) – Una lunga seduta alla Pisana dove oggi è stato protagonista il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che ha illustrato ai consiglieri regionali la visione che ha del futuro del territorio. La seduta è stata aggiornata dal presidente del Consiglio regionale Antonello Aurigemma a martedì prossimo, non prima di una serie di interventi delle opposizioni e degli esponenti della maggioranza. Il candidato presidente della coalizione a guida Pd Alessio D’Amato ha rilevato nel discorso del presidente Rocca quasi un “tono di prosieguo della campagna elettorale” e annotazioni lontane dalla realtà e “irrispettose” del lavoro svolto da chi lo ha preceduto. D’Amato ha ricordato come le risorse di cui ora la Regione può godere sono state ottenute, specie nella programmazione europea, grazie all’impegno profuso da chi c’ è stato prima. Quella di “occasioni perse” quindi è una definizione inadeguata, secondo D’Amato: in particolare, l’ultima parifica della Corte dei conti ha definito la Regione come “più forte e più solida”. Non utile comunque polemizzare sui temi sanitari, secondo D’Amato, che vede due elementi preminenti: quello dei livelli essenziali di assistenza, in cui il posizionamento del Lazio è stato senza precedenti, nell’ultima rilevazione: ciò non vuol dire che non ci siano ancora margini di miglioramento, ma questi risultati vanno riconosciuti. Come pure l’uscita dal percorso di commissariamento è un risultato innegabile ottenuto dal governo regionale precedente. Specie gli ultimi tre anni sono stati fondamentali per l’opera di contrasto alla pandemia, in campo sanitario, ha aggiunto D’Amato, che ha parlato di “scelta inedita” a proposito di quella di Rocca di mantenere la delega della sanità al presidente. Il tema del personale è “rilevante”, ha detto D’Amato: un fronte comune delle Regioni va fatto rispetto al governo, perché la scarsità di risorse rischia di compromettere tutti gli sforzi. Il vincolo di spesa per il personale sanitario è fermo a 17 anni fa e questo non è possibile, per D’Amato. Molti concorsi, pur banditi, vanno deserti per carenza di programmazione, lasciando vuoti gravi nel sistema. Formia e Gaeta, Latina, Rieti, Tiburtina, Acquapendente sono strutture sanitarie che vanno realizzate: ma il presidente Rocca ha citato solo il caso di Amatrice, ha rilevato D’Amato. L’auspicio espresso in conclusione è stato che i propositi di recupero del Forlanini enunciati dal presidente siano perseguiti e si concretizzino in una cittadella della salute in quella struttura. Secondo il consigliere del Partito democratico Mario Ciarla, le elezioni hanno restituito al Pd il ruolo di opposizione ma l’astensionismo deve ricordare alla maggioranza che la fiducia dei cittadini va riconquistata. Un lavoro di dialogo con i cittadini quindi va compiuto, e in questa ottica va anche interpretato il fatto di aver favorito da parte Pd l’elezione di un consigliere del M5s nell’Udp, in modo che tutte le opposizioni vi siano rappresentate. La situazione debitoria del 2013 era assai peggiore di quella ricordata da Rocca con riferimento al presente; ma soprattutto i dieci anni di guida Pd della Regione hanno restituito una credibilità e, con riferimento alla pandemia, una immagine di efficacia da cui non si deve tornare indietro. Si auspica quindi una azione libera da condizionamenti da parte del Presidente. Preoccupazione espressa da Ciarla per dichiarazioni che lascerebbero intendere una condivisione da parte della Giunta di decisioni prese a livello di governo sulla filiazione omosessuale; inoltre risultano assenti le donne, dal discorso del presidente, secondo Ciarla. Un quesito che si intende porre al presidente è poi quello sulla posizione della regione Lazio in merito all’autonomia differenziata. La Regione, ha aggiunto Ciarla, deve inoltre supportare la città di Roma a proposito della candidatura a grandi eventi, sul modello della Lombardia con le olimpiadi invernali di Milano-Cortina. La Regione non può infine non avere una posizione sul tema dei rifiuti, ha concluso Ciarla. Quindi è stata la volta di Marietta Tidei, di Azione-Italia viva, per la quale un Consiglio regionale con tante donne elette non può tornare indietro sul tema dei diritti, in primis quelli delle donne. Anche Tidei torna sul tema della conservazione della delega alla sanità da parte del presidente, auspicando che questo serva a una interlocuzione forte con il governo. Sulla stessa lunghezza d’onda degli intervenuti in precedenza, Tidei si trova anche sul tema del disavanzo che era stato lasciato dall’ultima guida di centrodestra, da cui si è rientrati solo grazie a un duro lavoro. Lo scontro con “il principio di realtà” a proposito dei temi sanitari attende il presidente, secondo Tidei; importante, a proposito di lavoro fatto, anche il raddoppio dei fondi europei disponibili per la Regione. Risultati che non vanno dimenticati, talvolta ottenuti anche con il contributo della opposizione che ora siede sui banchi di governo. L’economia del mare deve rappresentare una risorsa per la regione Lazio, secondo Tidei, che ha definito “timido” il passaggio di Rocca sul termovalorizzatore di Roma: invece, a suo avviso, lo sforzo del sindaco Gualtieri andrebbe sostenuto, o perlomeno è necessaria chiarezza su questo punto da parte della Regione. Più in generale, una sinergia sui grandi eventi va trovata con Roma capitale, a suo parere. Giorgio Simeoni (FI): “una relazione chiara, precisa, puntuale, ampia e approfondita”, ma anche “dalla parte dei cittadini ” e da cui emerge “una voglia di fare”, questa la definizione data dal consigliere di Forza Italia a commento del discorso di Francesco Rocca. Giusta la rivendicazione del lavoro fatto da parte dell’opposizione, per Simeoni, ma resta il fatto che gli elettori lo hanno bocciato, nelle urne, pur senza dimenticare il fenomeno della disaffezione al voto. La delegificazione è il tema centrale, per Simeoni, e questa è la sfida per il Consiglio regionale che inizia il suo lavoro. Lo strumento del silenzio-assenso va esteso a garanzia delle tempistiche dei procedimenti: anche questo è un modo per riavvicinare i cittadini alle istituzioni e alla politica. Il vantaggio di essere al governo della Regione in una situazione di omogeneità con il governo nazionale è indubbio, ma anche il rapporto con Roma capitale, che ha una guida differente, va curato. “Una chance da non sprecare”, quella che i cittadini del Lazio hanno dato alla maggioranza, secondo Simeoni. Cosmo Mitrano (Forza Italia) che ha ripreso, del discorso del presidente, alcune tematiche: dalla sanità, sostenendo che vada restituita anzitutto la dignità agli operatori del settore, al welfare, che è un tema rilevante, a suo avviso: i distretti sociosanitari vanno riorganizzati e il volontariato va valorizzato. In campo ambientale, anche i parchi necessitano di una riorganizzazione e vanno valorizzati per le loro ricadute a livello turistico. Dissesto idrogeologico e attenzione al mare come risorsa sono altri temi rilevanti, secondo Mitrano. Una commissione che si occupi di reingegnerizzare i processi amministrativi è stata la proposta conclusiva del consigliere. A seguire, Nazzareno Neri, per l’Unione di centro, ha ripreso il tema della necessità di sburocratizzare i processi regionali; inoltre, si è associato alle parole del presidente Rocca sulla centralità del Consiglio regionale. Luciano Crea della Lista civica Rocca ha richiamato alla concretezza degli atteggiamenti e alla qualità del lavoro che il Consiglio regionale dovrà portare avanti. “Nodi irrisolti” sono stati lasciati dal centrosinistra che ha guidato la Regione, a suo avviso; da questo punto di vista, la nuova guida regionale costituisce una speranza, secondo il consigliere. La Regione ha il compito di riequilibrare il rapporto tra Roma capitale e le province del Lazio, ha aggiunto Crea. Importante in particolar modo la creazione dell’assessorato alla cultura, secondo il consigliere della lista Rocca: un passo fondamentale per governare la ricchissima dotazione della Regione in questo campo. Anche le società regionali come Lazio crea e Lazio innova hanno un ruolo basilare nel governare i processi nei settori culturale e turistico, che sono strettamente connessi. Specialmente il turismo congressuale va curato meglio, secondo Crea. Infine, lo sport, che secondo il consigliere “è sparito” dall’agenda della Giunta precedente. Propositiva sarà l’opposizione del Movimento 5 stelle alla Giunta regionale, ha annunciato in Aula la consigliera del Movimento, Roberta Della Casa; ma se dovesse venir meno il presupposto della trasparenza, l’opposizione del Movimento sarà dura. Non buono però è l’inizio, a suo avviso, perché nell’assegnazione delle deleghe assessorili si riscontra uno spezzettamento di competenze, specie a proposito di una materia come l’ambiente, che rischia di paralizzare i lavori del Consiglio, ma anche della Giunta. Grave anche l’assenza dalla relazione e dagli interventi di cenni alla lotta alla criminalità, per Della Casa. Mancano anche, tra le linee programmatiche, cenni alla piccola e media impresa, alle tasse, ma altre carenze vengono identificate nella scarsa attenzione al mondo femminile, specie in ambito sanitario. Ma il punto interrogativo maggiore è forse quello sulle politiche ambientali, secondo la consigliera, che teme di aver capito dal discorso del presidente che gli inceneritori potrebbero essere anche più di uno. Infine, Claudio Marotta, per Verdi e Sinistra-Europa verde-Possibile, ha ricordato la “crisi di partecipazione democratica” che si deduce dai numeri del voto; la democrazia va curata e alimentata, a suo avviso. Molto di buono è stato fatto negli anni precedenti in questa Regione, e non può essere disconosciuto. “La sostenibilità ambientale deve diventare un pilastro” dello sviluppo di questa regione, anche perché contribuisce a combattere il caro energia. Bene il richiamo all’edilizia popolare, ma si deve fare di più di quanto enunciato; d’accordo con l’intervento precedente si è detto Marotta, sull’assenza di riferimenti alla lotta alla criminalità nel Lazio. Non positive anche le assenze di riferimenti al cinema e alla tutela della donna, secondo il consigliere, nonché a situazioni di fragilità quale quella dei migranti.