Roma, 14 mar. (askanews) – “L’aumento del numero dei consiglieri del Cda di Acea che raddoppiano, passando da sette a tredici, lascia perplessi. Come è possibile che il sindaco Gualtieri non proferisca parola di fronte ad una decisione dell’ad Fabrizio Palermo che non ha ancora chiarito nelle sedi opportune le accuse di sessismo che gli sono state rivolte”. Così in una nota Lo dichiara Massimo Milani, deputato di Fratelli d’Italia. Il sindaco di Roma, secondo Milani “ha il dovere di comunicare con l’ad di Acea società controllata dallo stesso Comune. Gualtieri non ne sa nulla o fa finta di non sapere? Se fosse così sarebbe grave, ma è altrettanto grave se non ne sia a conoscenza. Chi ha preso questa decisione, solo Palermo? E perché non c’è stato come dovrebbe esserci un dialogo trasparente”. “Restiamo in attesa di chiarimenti – aggiunge Milani – perché Acea non è un’azienda di famiglia bensì l’azienda più grande tra le partecipate del Comune di Roma, nonché quotata in borsa e apprendiamo dalla stampa che anche il comitato dei piccoli azionisti ha sollevato forti perplessità su questa scelta che li esclude totalmente. Così come è incomprensibile che esponenti del Pd si dicano all’oscuro della vicenda. Palermo trasforma Acea in un feudo e nessuno sa nulla tantomeno il sindaco Gualtieri, completamente latitante al riguardo”, conclude.
Acea, Milani (Fdi): cresce numero consiglieri cda e Gualtieri tace
"Restiamo in attesa di chiarimenti"