Roma, 17 gen. (askanews) – La rimonta. È la parola chiave che potrebbe fermare in un fotogramma la giornata appena trascorsa nel Lazio impegnato sul fronte della corsa alla presidenza. Il 12 febbraio si avvicina e oggi Alessio D’Amato, candidato del centrosinistra, si è lasciato andare e, contro ogni scaramanzia, si è lanciato in questa previsione, l’occasione la presentazione della lista di +Europa, Radicali italiani e Volt. “È iniziata la rimonta e noi vinceremo – ha detto – il Lazio sarà una grande sorpresa per la credibilità della coalizione e della mia, perché ci ho messo la faccia, per evitare che un mondo antico riprenda le redini della Regione, un mondo antico che ha fatto solo disastri”. A far da sponda a D’Amato, Benedetto Della Vedova di +Europa che è andato oltre le previsioni ottimistiche del candidato presidente, descrivendo una destra in difficoltà a livello nazionale con Giorgia Meloni alle prese con le polemiche sulle accise sulla benzina. “La partita apparentemente è complicata” ha spiegato “ma con il discorso delle accise l’aria è già cambiata”. Il gioco delle parti ha preso il via e le regionali son dunque entrate nel vivo. I protagonisti ci sono, i programmi si stanno delineando, le liste svelando. Il “cavallo” dato per vincente, Francesco Rocca per il centrodestra, scalpita e, oggi ha bollato il “Modello Lazio” come un “esperimento fallito”, “una fusione a freddo” voluta da Nicola Zingaretti che ha prodotto solo risultati negativi che sono “sotto gli occhi di tutti”. “Forse è meglio che vadano separati” ha ironizzato, auspicando per il futuro una “Regione con una visione”, ciò che a suo dire fino ad oggi è mancato con il governo del cosiddetto “campo largo”. E se D’Amato e Rocca continuano a punzecchiarsi, Donatella Bianchi per i 5 Stelle non reagisce alle provocazioni e tira dritto sul suo programma. Lo ha detto in serata incontrando Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, la sua “è una candidatura di servizio” per portare avanti la “spinta civica con cui rilanciare il Lazio”, e lei è pronta insieme ai suoi ad impegnarsi “attivamente per i giovani e per il loro futuro. Noi corriamo per vincere”. “Io sono arrivata molto dopo l’annuncio del candidato di Calenda, Alessio D’Amato. E questo dovrebbe far capire chi ha fatto di tutto per rompere e chi invece – come Conte e il M5S – ha provato ad unire. Il Pd ha deciso di muoversi in modo unilaterale senza condividere nulla sul percorso. E gli attacchi che ho ricevuto da alcuni esponenti Dem contro la mia persona sono stati vergognosi” ha ribadito poco fa dicendo “basta”. “Sono stanca che si chieda alle donne di fare passi indietro. Lo considero inaccettabile”.
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La sabbia nella clessidra scorre, inizia la corsa