Milano, 14 gen. (askanews) – “Questa volta la partita è aperta” e nel centrosinistra “giochiamo per vincere”. Presentado il programma nella sala gremita del Piccolo Teatro di Milano, Pierfrancesco Majorino invoca “aria nuova” per la Lombardia, “dopo 28 anni di destra”, e racconta di una “voglia di cambiamento”, “una necessità”, diffusa su tutto il territorio regionale, anche in territori “tradizionalmente difficili” per il centrosinistra. E anche le parole e gli atteggiamenti del centrodestra, “tradiscono una sensazione che hanno da quelle parti”. E dalla Lombardia poi “rialzare la testa” anche a livello nazionale. A sostegno di Majorino parlano l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’ex parlamentare Nedo Fiano, la vice sindaca Anna Scavuzzo. Prende la parola una attivista iraniana. Chiude il canddiato presidente, che in 45 minuti disegna il programma con cui voltare pagina in Regione. Trentacinque punti, che vedono al primo posto la sanità: “I cittadini non ne possono più di una sanità gestita così. A chi è in lista d’attesa si dice di andare nel privato a pagare. Questo per me è inaccettabile”. E poi l’attenzione alla medicina territoriale, con “il garante indipendente per i diritti dei malati, che venga a ‘disturbatore il manovratore’, a dirci che c’è ancora da fare. La ricostruzione dei consultori pubblici sulla salute di genere. Lo psicologo di base, che la destra ha impedito in questi anni”. E poi l’ambiente: “Servono misure radicali nette a favore del servizio pubblico, ribaltare la gestione di Trenord, ammodernare il materiale rotabile, garantire una migliore qualità del servizio. E le tarife: subito al lavoro per garantire la gratuità agli under 25 nel sistema di trasporto, che va accompagnata con scelte di innovazione nella gestione dell’azienda, altrimenti non fai altro che deprivare di un’entrata indispensabile ciò che deve alimentare le politiche sulla mobilità”. Ma serve anche “una grande strategia con le altre regioni padane sulla lotta all’inquinamento e le politiche di mobilità”. Immaginando “il più grande piano per il lavoro verde che sia mai stato datto da una Regione in Europa. Pensiamo a 300mila posti di lavoro. Sono convinto che il tema della rivoluzione verde sia un tema da portare sempre di più nei luoghi della marginalità e della disaggregazione sociale”. La chiusura è per convincere ancora tutti della possibilità dellavittoria: “Ho detto, prima dei fatti di Brasilia, che Fontana è un piccolo Bolsonaro” per il negazionismo climatico, “non lo ripeterei oggi. Non lo ripeterei, sono sicuro che Fontana accetterà il risultato: vinceremo noi, e tra i tanti problemi che avremo non avremo quello ma avremo la responsabilità di cambiare le cose tutti assieme. E allora mettiamoci in camino e andiamo a vincere”.
##Lombardia,Majorino presenta il programma: stavolta possiamo vincere
"La voglia di cambiamento è diffusa in tutto il terrirorio della Regione"