Pnrr Milano, 31 mar. (askanews) – Il Piano nazionale di ripresa e resilienza potrà essere una grande occasione di sviluppo. A patto che si accompagnino i processi innovativi e si anticipino, e gestiscano, le eventuali ricadute sui lavoratori. Ne è convinta la Cisl Lombardia, che aprendo i lavori del suo XIII congresso regionale ha lanciato al presidente Fontana e ai suoi assessori, ai presidenti di Provincia e ai sindaci dei capoluoghi, a Cgil e Uil e alle altre parti sociali, la richiesta di una cabina di regia che realizzi una “governance partecipata dell’attuazione del Pnrr nella nostra regione e nei nostri territori”. “Una governance condivisa che assicuri qualità ed efficacia di spesa, certezza dei tempi, legalità e sicurezza negli appalti e nei cantieri, e ponga sempre al primo posto il superiore obiettivo di una programmata, effettiva e monitorata creazione di nuova e buona occupazione, a partire dai giovani e dalle donne”, ha detto il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, nella sua relazione introduttiva, sottolineando che “Pnrr per la Cisl significa: P come Partecipazione – N come negoziazione – R come Rappresentanza – R come Responsabilità: il titolo che abbiamo dato al nostro congresso”. Il congresso è la tappa finale di un percorso che ha impegnato complessivamente oltre 8mila delegati. Sono 362 quelli riuniti oggi e domani al Crown Plaza di San Donato, in rappresentanza di 732mila iscritti alla Cisl lombarda. Tante le aspettative sull’opportunità di sviluppo offerta dal Pnrr. “Una grande scommessa su cui la Cisl vuole “esserci per cambiare” ciò che va cambiato, innovato e migliorato per costruire insieme un futuro di progresso, inclusione e coesione per la nostra Lombardia”, ha detto il segretario Duci, che ha chiesto alla Giunta Fontana uno “scatto nella regia”. “L’ eccezionalità, le criticità ma anche le opportunità del tempo presente rendono necessario innescare una robusta traiettoria che sostenga e sviluppi una regia comune, possibilmente più “smart” degli ormai datati tavoli istituzionali “all inclusive”, che prescindono dal “peso” di rappresentatività dei soggetti che vi partecipano – ha spiegato -. Una regia utile per superare resistenze, ritardi e incertezze”. Ecco alcune proposte della Cisl: sul Pnrr, la salute e il servizio socio-sanitario lombardo: la riorganizzazione del servizio sanitario regionale in direzione di un rafforzamento e sviluppo della sanità territoriale passa dalla ricostituzione dei Distretti socio-sanitari. Per la Cisl, prioritarie sono: misure per la riduzione dei tempi di attesa e il recupero delle prestazioni rinviate causa Covid; un più incisivo governo dell’offerta di cura degli erogatori pubblici e privati in un’ottica che non sia competitiva e di svantaggio per la sanità pubblica, ma di cooperazione e integrazione; una chiara definizione dei percorsi regolativi dall’ospedale al territorio per la continuità assistenziale; definizione di misure e regole per calmierare le rette nei servizi sociosanitari residenziali e semi-residenziali per garantire equità d’accesso, sostenibilità e sopportabilità della spesa per le famiglie. (segue)
Pnrr, Cisl Lombardia: cabina regia con istituzioni e parti sociali
La proposta in apertura al XIII congresso del sindacato lombardo
