Roma, 6 mar. (askanews) – Nel Pd e nell’assise del governo ci sono sconfitte che bruciano, come quella di Marco Minniti a Pesaro o di Dario Franceschini nella sua Ferrara, ma l’assegnazione dei seggi in base alla quota proporzionale offre a loro e ad altri big la possibilità di tornare in Parlamento. È così anche per la ministra Roberta Pinotti, che battuta nell’uninominale di Genova entra in Parlamento in quanto capolista nel proporzionale in Piemonte, e per la collega Valeria Fedeli, superata nel collegio uninominale di Pisa dalla candidata leghista Rosellina Sbrana ma “ripescata”.
Tornano in Parlamento anche i ministri Orlando e Martina, che non hanno corso nell’uninominale, e grazie al ripescaggio entra per la prima volta Lucia Annibali, sconfitta a Parma, e viene riconfermata Micaela Biancofiore, seppure battuta da Maria Elena Boschi nell’uninominale a Bolzano. Il risultato deludente di LeU lascia fuori Pippo Civati (oltre a Massimo D’Alema) mentre dovrebbero entrare Pietro Grasso, Roberto Speranza, Laura Boldrini, Pierluigi Bersani, Vasco Errani e Nicola Fratoianni. Riescono a rientrare grazie al proporzionale anche il forzista Renato Schifani e il leghista Umberto Bossi, che dopo una parentesi a Montecitorio torna in Senato.
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