Reti mobili, la rivoluzione dei collegamenti via satellite

Le novità al Mobile World Congress 23

-

Roma, 16 mar. – Il Mobile World Congress 23 di Barcellona, evento annuale organizzato dalla GSM Association (associazione internazionale degli operatori telefonici), è stato anche quest’anno vetrina di importanti novità sul futuro del mondo smartphone e reti cellulari. Novità provenienti in particolare da un settore e da un mercato, quello americano degli operatori mobili, dove negli ultimi anni si è delineata una profonda trasformazione degli assetti finanziari e che oggi si appresta a realizzare un importante passo in avanti dal punto di vista della tecnologia di trasmissione. Elon Musk, discusso proprietario tra le varie cose dell’azienda aerospaziale SpaceX, è la figura che più di tutte sembra emergere in questa situazione. Cosa cambia nel mercato americano degli operatori mobili. Il 23 febbraio 2023 la FCC (Federal Communications Commission), agenzia governativa che disciplina il settore delle trasmissioni negli Stati Uniti d’America, ha pubblicato un documento di modifica dell’attuale regolamentazione dedicata agli operatori telefonici cellulari, introducendo ufficialmente la copertura satellitare accanto a quella terrestre. Un cambiamento epocale, che trasforma un sistema consolidato e operante da 35 anni. Fin dalla loro nascita le reti telefoniche cellulari hanno assunto una forma complessa costituita da una fitta ragnatela di torri posizionate ad altezze ridotte, che trasmettevano segnale attraverso frequenze che sono cambiate nel corso del tempo. Dagli iniziali 900 mhz, efficienti nella copertura e nell’attraversamento dei muri, si è cresciuti in modo da aumentare la velocità di trasmissione, riducendo però la gettata segnale. Da qui la necessità di costruire una rete sempre più fitta sul territorio. Questa struttura subirà ora una trasformazione, con l’implementazione della copertura satellitare, e l’occasione di dare vita ad una struttura più complessa e completa grazie all’incrocio tra la rete telefonica tradizionale e quella satellitare. Una nuova copertura proveniente dallo spazio. A fornire la copertura satellitare sarà SpaceX, unico player di mercato capace di offrire garanzie, alla luce anche delle esperienze già maturate con la gestione dei lanci della NASA, e nel settore delle connessioni satellitari grazie alla “costruzione” della costellazione di satelliti Starlink. L’azienda di Elon Musk ha recentemente presentato una nuova generazione di satelliti più evoluti nelle performance ma anche molto più pesanti e inquinanti, provocando numerose reazioni contrarie. Dal punto di vista delle prestazioni questi nuovi supporti garantiscono una maggiore autonomia, capacità di calcolo superiore e migliore copertura, a fronte però di un peso di 1200 chilogrammi, rispetto ai solo 250 kg dei dispositivi della generazione precedente. A preoccupare studiosi e ambientalisti è il possibile impatto ambientale di queste strutture. La decisione di fare affidamento anche alla rete satellitare determina la necessità di “lanciare” in orbita nuovi satelliti: questo implica da un lato un ulteriore sovraffollamento dei cieli che complicherebbe ulteriormente il lavoro degli astrofisici, e dall’altro lato l’inquinamento dell’ambiente a causa dell’elevata quantità di anidride carbonica che ogni lancio spaziale produce (superiore di oltre 50 volte rispetto a quella generata da un volo di linea a lungo raggio). Come funziona la rete satellitare su smartphone. Gli utenti potranno utilizzare il servizio di rete satellitare con le sim e le antenne usate per il GSM, senza implementazioni hardware o software. A fornire la copertura saranno nella fase iniziale esclusivamente i satelliti Iridium, in attesa che vengano chiusi accordi con altre compagnie. Il passaggio da una rete all’altra avverrà in maniera semplice e automatica: in assenza di copertura della rete terrestre, il device si allaccerà  istantaneamente a quella satellitare. Il servizio sarà gratuito per quanto concerne SMS e chiamate d’emergenza; avrà invece un costo ancora da stabilire per coloro che vorranno accedere a servizi aggiuntivi. Compatibilità. Sul mercato sono già presenti degli smartphone “ibridi”capaci di collegarsi alla rete satellitare. iPhone 14, ultimo device di Apple, consente di inviare messaggi di testo e fare chiamate di emergenza anche in assenza di connessione GSM. La funzione momentaneamente è accessibile solo negli Stati Uniti e nei paesi del Nord Europa. Altro caso di rete ibrida “parziale” è quella presentata da Android a inizio 2023 insieme aQualcomm e MediaTek, con l’ideazione di processori compatibili con i satelliti Iridium. Per ora dunque l’uso della rete satellitare è limitato alle funzioni di emergenza. Per smartphone in grado di utilizzare a pieno le opportunità offerte dal satellite bisognerà aspettare, secondo le ultime indiscrezioni la seconda parte del 2023.