Roma, 18 mar. (askanews) â âPutin vuole sradicare lâidentitĂ di un popolo e quindi deve risponderne penalmenteâ e adesso, dopo il mandato dâarresto della Corte penale internazionale âdeve soltanto fare un passo fuori dalla Russia e si troverĂ a utilizzare la âcarta igienicaâ della prigione dellâAiaâ, ha detto a Repubblica lâex procuratrice dellâAia Carla Del Ponte, protagonista del processo a Slobodan Milosevic, riprendendo le parole dellâex premier russo Dmitry Medvedev. âFinalmente è stato raggiunto un primo traguardo molto importante, che è solo un primo passo verso la contestazione degli altri innumerevoli reati di cui Putin dovrĂ essere incriminatoâ. âUn fatto è certo. Da oggi la sua vita da capo dello Stato diventa difficile. Gli sarĂ inibito qualsiasi vertice internazionale. Ă innegabile che la richiesta di arresto incrina irrimediabilmente la sua immagine pubblica. Oggi in Russia lui è il presidente, ma è chiaro che i gravissimi reati che gli vengono contestati possono giocare anche politicamente contro di luiâ, rincara Del Ponte. âIl crimine di guerra di cui è accusato, la deportazione dei bambini, è gravissimo e non lâabbiamo ancora mai visto contestato a livello di responsabilitĂ penale. Ma ci saranno tantissimi altri crimini di guerra e crimini contro lâumanitĂ commessi in questo anno di guerra in Ucraina che sono apparsi estremamente gravi e di cui lui stesso dovrĂ rispondereâ come âquelli che puniscono il sistematico attacco contro tutti i civili, le reiterate torture inflitte alla popolazione, gli atti di violenza sulle donne e sui bambini, tutte le violazione compiute dallâesercito russo che rispondeva ai suoi ordini essendo lui lâunico capo supremoâ. Dmo/Int14
Mandato dâarresto della Corte dellâAia, se Putin âlascia la Russia va in carcereâ
L'ex procuratrice dell'Aia Carla Del Ponte spiega cosa cambia con la storica decisione della Corte internazionale
