Terremoto in Siria e Turchia, continua a salire il bilancio dei morti

Sabato il rappresentante Onu nelle zone colpite. Appello delle chiese siriane per rimuovere l'embargo

FEB 9, 2023 -

Roma, 9 feb. (askanews) – È salito a oltre ventimila il numero delle vittime del terremoto che lunedì ha colpito la Turchia e la Siria. Secondo l’ultimo bilancio reso noto dall’agenzia per la protezione civile turca i morti sono almeno 17.134, a cui vanno aggiunte le 3.277 vittime registrate in Siria. Intanto le Nazioni Unite hanno preannunciato l’arrivo del responsabile degli Aiuti Umanitari nella regione colpita dal devastante terremoto e, con riferimento alla Siria, i patriarchi delle chiese siriane hanno chiesto la revoca delle sanzioni. Il responsabile degli aiuti umanitari dell’Onu, Martin Griffiths, sarà in visita sabato e domenica a Gaziantep, Aleppo e Damasco per valutare le necessità umanitarie dopo il terremoto che ha colpito lunedì Siria e Turchia: lo ha annunciato il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. Guterres ha inoltre insistito sulla necessità di far arrivare un maggior numero di aiuti nelle province nordorientali della Siria, controllate dall’opposizione: “Le strade sono danneggiate, le persone stanno morendo, la vita delle persone viene prima di qualsiasi altra cosa”. L’appello dei Patriarchi e dei capi delle Chiese siriane a rimuovere gli embarghi per fare arrivare gli aiuti al popolo di quel martoriato paese è stato raccolto e rilanciato oggi da L’Osservatore Romano. Il quotidiano della Santa Sede, in prima pagina, ha pubblicato un articolo dal titolo: “Sui siriani il peso insostenibile delle sanzioni” nel quale si ricorda l’appello delle comunità ecclesiali residenti in Siria “affinché vengano immediatamente rimossi embarghi economici e sanzioni che gravano sul Paese”. Misure definite “inique”, mentre si sollecita l’avvio “di iniziative umanitarie eccezionali e tempestive per soccorrere le popolazioni travolte da sciagure insostenibili”, ricorda il giornale vaticano. Sul fronte degli aiuti italiani, il ministro degli esteri Antonio Tajani, a margine di un incontro con l’omologo britannico ha dichiarato: “I nostri vigili del fuoco presenti in Turchia stanno facendo di tutto” per aiutare la popolazione colpita dal sisma di lunedì. “Voglio ringraziarli a nome del governo, hanno già salvato più di una persona grazie alla loro capacità ed esperienza”. Tajani ha anche confermando che mancano ancora all’appello sette italiani, l’imprenditore Angelo Zen e una famiglia di origine siriana. Vgp/Gal/Mgi/Int14