Nordcorea, Kim ha avviato riunione chiave del Comitato centrale

Il leader delinea le strategie e le politiche per il 2023

DIC 27, 2022 -

Roma, 27 dic. (askanews) – Il leader nordcoreno Kim Jong Un ha aperto una riunione chiave dell’VIII Comitato centrale allargato del Partito dei lavorati della Corea – il partito-stato nordcoreano – per valutare le politiche condotte nel 2022 e discutere quelle che andranno messe in campo il prossimo anno, in particolare nel settore dell’economia. L’ha reso noto oggi l’agenzia di stampa statale KCNA. La riunione viene dopo un anno di escalation di test missilistici da parte di Pyongyang e con il rischio di un possibile settimo test nucleare da parte del regime. A confermare il senso di assedio che il regime di Kim percepisce, nel comunicare l’inizio dei lavori di ieri, la KCNA ha affermato che “difficoltà imprevedibili minacciano l’esistenza e lo sviluppo” della Repubblica popolare democratica di Corea. Cinque determinazioni sono state approvate – come di consueto all’unanimità – dal Comitato centrale. Tra queste la relazione sulle politiche condotte quest’anno e un piano di lavoro per la relazione del bilancio del prossimo anno. Kim ha ordinato che tutti i principali obiettivi nei settori industriali chiave – metallurgia, chimica, energia elettrica, industria dei macchinari – vengano raggiunti senza indugio. E ha lodato il fatto che la potenza nordcoreana è “notevolmente cresciuta in tutti i campi della politica, militare, economico e culturale”, mettendo a segno successi raggiunti nonostante si trattasse di una “sfida gigantesca”. Il leader ha anche affermato che il paese dovrà “mettere in campo con più fiducia politiche di lotta” anche grazie al fatto che ha accumulato esperienza nel “perseverare di fronte a ogni difficoltà”. Non è chiaro quando finirà la riunione plenaria, la KCNA non ha fornito riferimenti temporali, anche se in passato questo tipo di riunioni è durato tra i quattro e i cinque giorni. Kim potrebbe decidere di approfittare di questo palcoscenico per fare un discorso importante in cui delineare le politiche e gli obiettivi del paese, invece di tenere l’usuale discorso d’inizio anno il primo gennaio, come fece nel 2020.