Ucraina, Putin da Lukashenko il 19, discutono “risposta congiunta”

Kiev ha espresso sospetti di una discesa in guerra bielorussa

DIC 16, 2022 -

Milano, 16 dic. (askanews) – Un viaggio che nasconde una minaccia: l’allargamento dei partecipanti al conflitto in seno all’Europa. Il presidente russo Vladimir Putin sarà in visita lunedì 19 dicembre in Bielorussia per una visita di lavoro con il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko. Lukashenko e Putin hanno intenzione di discutere di “sicurezza nella regione e misure di risposta congiunta”, ha detto il servizio stampa del presidente della Bielorussia. Ieri lo Stato Maggiore ucraino ha espresso il sospetto che Minsk stia per scendere in guerra, alla luce di numerosi segnali e il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha ipotizzato che una nuova offensiva russa potrebbe verificarsi a febbraio, quando metà delle 300.000 truppe, arruolate dalla Russia in ottobre, avrebbero completato l’addestramento. La nuova spinta potrebbe essere lanciata dall’area orientale del Donbass, dal sud o dalla vicina Bielorussia, ha detto il ministro e potrebbe includere un altro assalto da terra a Kiev, che Mosca non è riuscita a prendere all’inizio dell’invasione, il 24 febbraio. I due presidenti russo e bielorusso si incontreranno per colloqui nel Palazzo dell’Indipendenza a Minsk. Lo Stato Maggiore ucraino ritiene che la Bielorussia si stia preparando alla guerra contro Kiev. Ieri in un video il generale di brigata Oleksii Hromov, vice capo della direzione operativa principale dello Stato Maggiore delle forze armate dell’Ucraina, durante un briefing presso il Military Media Center, ha detto che nelle aree di Brest Oblast (Bielorussia) al confine con l’Ucraina, e in altre regioni frontaliere vanno avanti attività “nel quadro dei preparativi per la partecipazione alla guerra”. “Allo stesso tempo la Camera dei rappresentanti della Bielorussia ha approvato un disegno di legge sull’introduzione della pena di morte per alto tradimento per i militari e dipendenti del governo statale”, ha aggiunto. Hromov ha affermato che una tale mossa del regime di Lukashenko potrebbe essere stata uno dei passi in preparazione alla partecipazione alla guerra contro l’Ucraina. Intanto dagli Usa, il messaggio arriva chiaro dal Dipartimento di Stato, che sottolinea il sostegno “bipartisan” all’impegno americano nel sostegno a Kiev per difendersi dall’aggressione. “Ciò che sta accadendo agli ucraini in Ucraina” è “una questione di cui tutti devono preoccuparsi”, anche i Paesi africani. Così il segretario di Stato Usa Antony Blinken, in un briefing a Washington a conclusione del vertice tra gli Stati Uniti e i governi africani nella capitale americana che segnala un ritorno d’interesse statunitense verso quella regione del mondo. L’invasione russa dell’Ucraina “riguarda gli stessi principi che sono stati stabiliti dopo due guerre mondiali e dopo il colonialismo, per cercare di assicurarci che ci siano regole e intese, che un paese non entrerà e cambierà i confini di un altro con la forza; non si impegnerà in accaparramenti di terre; non cercherà di cancellare l’identità di un paese e di includerlo in se stesso; che l’integrità territoriale, l’indipendenza, la sovranità, tutte queste cose contano, sono significative”, ha detto Blinken, per poi aggiungere: “e sono particolarmente significative quando si tratta dell’Africa”.