Roma, 5 dic. (askanews) – Blocco delle produzioni e dell’export dall’Ucraina. Aumento dei costi per fertilizzanti e trasporto. Corsa agli accaparramenti da parte di colossi come la Cina. Scarsità di risorse e rischio di carestie nei Paesi meno sviluppati. Forti speculazioni dei mercati internazionali. E’ la sempre più preoccupante “guerra del grano”, i cui devastanti effetti saranno al centro del prossimo incontro dell’APICES, l’Associazione Professionisti ed Imprese per la Cooperazione Economica e Sociale, presieduta dall’avvocato Massimiliano Albanese. “Geopolitica agricola e sovranità alimentari” è infatti il titolo della conversazione a tema, organizzata dall’APICES in collaborazione con l’Ambasciatore della Repubblica di Moldova in Italia, S.E. Anatolie Urecheanu, e la Nobile Accademia Internazionale Mauriziana, retta dal Dott. Fabrizio Mechi di Pontassieve, che si terrà il 6 dicembre nella suggestiva cornice di Palazzo Ferrajoli, nel cuore di Roma. Chair speaker della serata sarà il Ministro dell’Agricoltura e dell’Industria Alimentare della Moldova, On. Vladimir Bolea. Tra gli altri relatori, esperti del settore e parlamentari italiani ed europei. Il politico moldavo – Vicepresidente del Partito di Azione e Solidarietà (PAS) che esprime l’attuale Primo Ministro, Natalia Gavrilia – sarà in Italia per una serie d’incontri bilaterali, propedeutici alle negoziazioni per il futuro ingresso della Repubblica di Moldova nell’Unione Europea: in quest’ottica, la stessa APICES sta agevolando alcune relazioni con imprese del settore agrifood e non solo, contribuendo alla crescita del-la cooperazione economica italo-moldava. L’incontro sarà quindi l’occasione per fare il punto sulla crisi alimentare e sulle sue cause. Prima fra tutte la scarsità di cereali, che sono alla base dell’alimentazione umana, sia per l’apporto diretto di carboidrati, attraverso le farine e gli altri prodotti derivati, sia per quello di proteine di origine animale, per mezzo dei mangimi usati negli allevamenti. “La difficoltà a distribuire in modo adeguato un prodotto così vitale come il grano – sottolinea Albanese, Presidente dell’APICES – si ripercuote inevita-bilmente sulla stabilità dei Paesi più a rischio di carestie, spingendo a migrazioni economiche di massa: d’altra parte, viviamo in un mondo nel quale oltre 828 milioni di persone soffrono cronicamente la fame”, secondo i dati dell’ultimo rapporto ONU sullo Stato della Sicurezza Alimentare e della Nutrizione (SOFI).