Il Columbus Day diventa anche festa Nativi, Biden: giorno di riflessione

Presidente Usa cerca sintesi nel segno di riconciliazione nazionale

OTT 12, 2021 -

Italia-Usa Roma, 12 ott. (askanews) – Il Columbus Day sarà anche l’Indigenous Day: nel giorno tradizionalmente dedicato a Cristoforo Colombo che scoprì l’America nel 1492, gli Stati Uniti celebreranno anche la memoria della strage di nativi, iniziata proprio con l’arrivo delle celebri caravelle del navigatore genovese. Sarà il secondo lunedì di ottobre, quest’anno l’11 ottobre, ha stabilito il presidente Joe Biden in una proclamazione ieri, cercando di unire le due date e di trasformare in riconciliazione nazionale la data diventata della discordia, con polemiche e attacchi alle statue di Colombo. “Più di 500 anni fa, dopo essersi assicurato il sostegno della regina Isabella I e del re Ferdinando II, Cristoforo Colombo lanciò la Niña, la Pinta e la Santa Maria dalle coste della Spagna nel 1492. Mentre intendeva terminare la sua ricerca in Asia, il suo viaggio di 10 settimane lo portò invece sulle coste delle Bahamas, facendo di Colombo il primo di molti esploratori italiani ad arrivare in quelle che sarebbero poi diventate note come le Americhe – dice Biden nel suo proclama – Molti italiani avrebbero seguito la sua strada nei secoli a venire, rischiando la povertà, la fame e la morte alla ricerca di una vita migliore. Oggi, milioni di italoamericani continuano ad arricchire le tradizioni e la cultura del nostro paese e a dare un contributo duraturo alla nostra nazione: sono educatori, operatori sanitari, scienziati, primi soccorritori, membri del servizio militare e funzionari pubblici, tra tanti altri ruoli vitali”. “Oggi riconosciamo anche la dolorosa storia di torti e atrocità che molti esploratori europei hanno inflitto alle nazioni tribali e alle comunità indigene. È una misura della nostra grandezza come Nazione che non cerchiamo di seppellire questi vergognosi episodi del nostro passato, che li affrontiamo onestamente, li portiamo alla luce e facciamo tutto il possibile per affrontarli. Per i nativi americani, l’esplorazione occidentale ha inaugurato un’ondata di devastazione: violenza perpetrata contro le comunità native, sfollamento e furto delle patrie tribali, introduzione e diffusione di malattie e altro ancora. In questo giorno, riconosciamo questo passato doloroso e ci impegniamo nuovamente a investire nelle comunità native, sostenendo i nostri impegni solenni e sacri nei confronti della sovranità tribale e perseguendo un futuro più luminoso incentrato sulla dignità, il rispetto, la giustizia e le opportunità per tutte le persone”. Per il presidente degli Usa, “questo giorno deve essere un momento di riflessione – sullo spirito di esplorazione dell’America, sul coraggio e sui contributi degli italoamericani attraverso le generazioni, sulla dignità e la resilienza delle nazioni tribali e delle comunità indigene, e sul lavoro che rimane davanti a noi per adempiere la promessa della nostra Nazione per tutti”. La soluzione non convince tutti, le critiche non sono mancate. Il Columbus Day in realtà fu istituito nel 1892 dal presidente Benjamin Harrison, un gesto di distensione con il governo italiano e con la comunità italiana negli Usa dopo il terribile linciaggio di New Orleans di 11 italiani, uccisi dalla folla dopo l’assassinio di un capo della polizia, vittima della mafia. Alla fine degli anni Trenta del secolo scorso, le celebrazioni divennero festa federale – giornata di ferie e senza scuola – e questo contribuì ad una generale pacificazione con la comunità italiana negli Usa, a cancellare discriminazioni di lunga data. ‘L’unificazione’ della festa di Colombo e degli Indigeni risponde anche a una sorta di stato reale delle cose: diversi Stati americani già sono passati alle celebrazioni della memoria dei nativi e oltre 20 Stati non seguono più il calendario festivo per il Columbus Day. Da vedere cosa cambierà con la decisione di Biden. Intanto sul profilo Twitter dell’ambasciata d’Italia negli Stati Uniti si sottolinea per il Columbus Day 2021 “un momento di riflessione e una celebrazione dell’inestimabile contributo della comunità italo-americana al successo degli Stati Uniti e per la profonda amicizia tra Usa e Italia”.