Roma, 8 feb. (askanews) – Via libera delle Commissioni affari costituzionali e bilancio del Senato alla norma che amplia ai tributi locali (Imu, Tari, addzionale irpef, bollo auto) la possibilità di ‘tregua fiscale’ con stralcio delle cartelle sotto i 1000 euro. Anche in questo caso, come per le imposte statali, lo stralcio riguarda le cartelle emesse tra il 2000 e il 2015. La disposizione è contenuta in un emendamento del goveno al decreto milleproroghe che è stato approvato dalle Commissioni. Rispetto alla legge di bilancio per il 2023, che dava agli enti territoriali la facoltà di rinunciare limitatamente alla quota riferita a sanzioni e interessi, l’emendamento estende la possibilità di stralcio anche al capitale della cartella, ossia alla quota riferita all’imposta. I Comuni hanno tempo fino al 31 marzo 2023 per adottare le relative delibere e pubblicarle sui loro siti istituzionali. Resta salva la facoltà per gli enti, prevista dalla legge di bilancio, di non rinunciare nè a sanzioni, nè a interessi. Anche in questo caso il relativo provvedimento deve essere adottato entro il 31 marzo, anzichè entro il 31 gennaio. In ogni caso, gli enti che entro il 31 marzo non adottano alcun provvedimento, aderiscono automaticamente al solo stralcio di sanzioni e interessi.
Dl Milleproroghe, possibile lo stralcio totale per tasse locali
Per le cartelle fino a 1.000 euro, come per le imposte statali