Milano, 12 gen. (askanews) – Tuttofood 2023 riparte dalla sostenibilità. “Chi fa impresa oggi sa che non ha alternative: non può pensare di non misurare l’impatto della tua attività. Noi l’abbiamo scritto nel piano industriale: vogliamo essere un’azienda che mette al centro la sostenibilità” ha detto l’amministratore delegato di Fiera Milano, Luca Palermo, presentando la prossima edizione, in calendario dall’8 all’11 maggio, la prima in condizioni pre-pandemiche che lascia già presagire numeri importanti. I primi li snocciola lo stesso ad che parla “ad oggi di oltre 1.000 espositori, ne aspettiamo 2.000 con un 10-11% di rappresentanze estere”. “Arrivano da tutta Europa ma anche dal sud America, Brasile, Argentina, Stati Uniti e c’è poi il ritorno dell’Asia, con la riapertura della Cina. C’è un ritorno molto forte da Singapore, Malesia, Azerbaigian. Abbiamo anche una vasta rappresentanza di buyer, dovremmo averne 800 che arrivano dal resto del mondo”. “Tuttofood – ha aggiunto – deve avere un’ambizione: diventare fiera del settore di riferimento, dobbiamo essere in grado di attrarre il meglio delle imprese italiane ma anche internazionali”. L’appuntamento di maggio si candida dunque non solo a essere una piattaforma internazionale di incontro tra domanda e offerta, ma anche un momento di formazione, condivisione e riflessione su temi come quello della sostenibilità alimentare, della lotta allo spreco che nella presentazione sono stati affrontati da più punti di vista, quello della Fao, con il vice direttore generale Maurizio Martina e Maximo Torero (chief economist Fao), quello del Comune di Milano con la vicesindaca Anna Scavuzzo, quello della ristorazione con lo chef Enrico Bartolini in qualità di Ambasciatore del Gusto e quello del Banco Alimentare con il segretario generale Marco Lucchini. Del resto i numeri della Fao legati alla filiera agroalimentare impongono una riflessione: rappresenta quasi il 10% delle emissioni di gas serra, incluso lo spreco di cibo. Oggi il 14% della produzione va perso già nella fase di raccolta e distribuzione e il 17% nel consumo, mentre i rifiuti alimentari generano 49 milioni di tonnellate di metano. “Collaborare direttamente con Tuttofood, con Fiera Milano e Milano è per noi fondamentale – ha detto Martina – aprire a sperimentazioni di rapporto diretto con imprese è importante per far comprendere questi temi oltre i soliti spazi istituzionali”. Sempre in questa prospettiva di coinvolgimento attivo dei cittadini nei giorni di Tuttofood sarà coinvolta anche la città di Milano con la Settimana del cibo, come ha annunciato Scavuzzo che ha raccontato l’impegno del Comune con le sue food policy: “Accompagneremo l’esperienza di Tuttofood in città perchè Milano ospiterà una settimana del cibo dall’8 al 14 maggio – ha detto- noi ci allunghiamo anche la fine settimana per coinvolgere il maggior numero possibile di famiglie”. Dal punto di vista dei numeri, come detto, quest’anno la manifestazione punta ai numeri pre-Covid e, in particolare, a quattro mesi dal taglio del nastro sono già con lista d’attesa i settori Tuttogrocery, Tuttoseafood e Tuttofrozen con la partecipazione di tutti i grandi nomi del settore, fanno sapere da Fiera Milano. Sul fronte della sostenibilità e della lotta allo spreco, tornerà poi anche l’iniziativa Tuttogood in collaborazione con Banco Alimentare e altre realtà del Terzo Settore, tra le quali Pane Quotidiano, che negli anni ha permesso di recuperare tonnellate di alimenti utilizzabili al termine delle giornate di manifestazione.
Tuttofood 2023 riparte dalla sostenibilità alimentare: attesi 2mila brand
Palermo: torna l'Asia, 800 i buyer. Appuntamento a fieramilano 8-11 maggio