Milano-Cortina, c’è il permesso di costruire per il Villaggio olimpico

Lo sviluppo dello Scalo di Porta Romana finanziato da Intesa

DIC 29, 2022 -

Milano, 29 dic. (askanews) – Il Fondo di investimento immobiliare “Porta Romana”, promosso e gestito da Coima Sgr e sottoscritto da Covivio, Prada Holding e dal fondo Coima Esg City Impact, ha ottenuto dal Comune di Milano il permesso di costruire, insieme alle convenzioni edilizie e urbanistiche, relativo al Villaggio olimpico per le Olimpiadi invernali 2026, a seguito della richiesta presentata a ottobre 2021. E’ quanto si apprende da una nota e già anticipato dalla stampa questa mattina. Il fondo ha sottoscritto il contratto di appalto per la realizzazione dell’opera con un raggruppamento di imprese, formato da Impresa Cev, Grassi e Crespi e Milani. Con questa assegnazione, dopo l’avvio delle bonifiche e degli scavi, l’opera ha raggiunto tre degli obiettivi previsti dal cronoprogramma con un anticipo di quattro mesi, con l’obiettivo di consegnare il Villaggio olimpico alla Fondazione Milano Cortina entro la scadenza prevista di luglio 2025: i lavori di costruzione inizieranno a gennaio 2023, mentre le opere di scavo e paratie saranno completate entro il mese di febbraio. Il Villaggio olimpico, progettato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill – Som, rappresenta il primo tassello del progetto di rigenerazione urbana dello Scalo di Porta Romana. Dopo la manifestazione, il Villaggio olimpico vedrà sorgere attorno al parco centrale residenze, uffici, social housing, student housing e servizi interconnessi a tutta l’area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana. Coima Sgr si occuperà della componente residenziale libera e agevolata con destinazione di edilizia residenziale sociale (ERS). Covivio curerà lo sviluppo di uffici di nuova generazione nel quadrante orientale (East Gate) dell’area dello Scalo. Prada Holding, che ha in quella zona la sua Fondazione, sarà interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area. Lo sviluppo dello Scalo di Porta Romana sarà finanziato da Intesa Sanpaolo, che supporterà Coima Sgr, Covivio e Prada Holding nell’operazione attraverso un “sustainability-linked loan”. Secondo il Sole24Ore Intesa avrebbe messo sul tavolo 250milioni per la riqualificazione del quartiere.