Borsa Milano, 5 lug. (askanews) – Lo spettro della recessione agita e rende inquieti e preoccupati i mercati azionari di gran parte del mondo e quelli europei non fanno eccezione. Le Borse del Vecchio Continente hanno archiviato una seduta di tonfi pesanti, con piazza Affari che ha visto l’indice Ftse Mib lasciare sul terreno il 2,99% a 20.705,06 punti e l’All Share in rosso del 2,91% a 22.681,71 punti. Decisamente giù anche Francoforte (Dax -2,91%), Londra (Ftse 100 -2,86%), Parigi (Cac 40 -2,68%), Madrid (Ibex 35 -2,48%). Tra i titoli a maggior capitalizzazione le performance peggiori sono state quelle di Tenaris (-8,25%), Iveco Group (-7,64%), Leonardo (-7,47%), Eni (-5,79%), Unipol (-6%), Generali (-5,68%). Ma, in generale, ben pochi si sono salvati dalla pioggia di vendite: parliamo di Amplifon (+2,49%), Diasorin (+0,8%), Terna (+018%), Ferrari (+0,16%). Ultima giornata di passione, poi, per i diritti relativi all’aumento di capitale da 2 miliardi di euro di Saipem, che hanno terminato il loro periodo di negoziazione in Borsa registrando oggi un crollo finale del 93,89% a 0,011 euro. Praticamente azzerato il valore di partenza, che all’avvio dell’aumento il 27 giugno scorso era stato fissato a 22,4507 euro. Quanto alle azioni Saipem, hanno chiuso a 2,502 euro (-2,83%). Sul fronte dei titoli di Stato, infine, nuovamente in tensione lo spread tra i rendimenti di Btp e Bund decennali, che ha terminato vicino ai 200 punti base, in area 199 punti base, dopo aver superato in giornata i 201 pb. Il rendimento del decennale italiano si è attestato al 3,17% e quello del suo omologo tedesco all’1,18%.
Paura recessione affonda Borse europee, Milano -2,99%
Spread Btp-Bund sui 199 pb. Pioggia di vendite sul listino