Bce Roma, 23 giu. (askanews) – “Tra i maggiori paesi dell’area dell’euro, la Germania e l’Italia presentano il più elevato livello di dipendenza dal gas russo”. Lo rileva la Bce nel Bollettino economico, osservando che il grado di sostituibilità delle fonti energetiche “è rilevante ai fini di qualsiasi analisi delle implicazioni economiche della guerra per i prezzi dell’energia e per le forniture dell’area”. “Le tensioni riguardanti le forniture di energia dalla Russia possono trasmettersi all’area dell’euro mediante i prezzi sui mercati internazionali e gli approvvigionamenti diretti – si legge -. Nel 2019 la produzione energetica russa ha rappresentato il 12 per cento dell’offerta mondiale di petrolio, il 5 per cento di quella di carbone e il 16 per cento di quella di gas. Nel 2021 la Russia è stata il principale fornitore di materie prime energetiche all’area dell’euro, rappresentando il 23 per cento delle importazioni totali di energia. L’area dipende da Mosca “in particolare per le importazioni di gas naturale, che nel 2020 hanno rappresentato il 35 per cento delle importazioni di gas e l’11 per cento del consumo primario di energia”.
Bce: Italia e Germania le più dipendenti da gas russo tra Big Ue
Grado sostituibilità fonti rilevante per analisi su ricadute guerra
