Bce Roma, 15 apr. (askanews) – Brusco peggioramento delle previsioni di inflazione e crescita da parte di economisti e esperti di finanza dell’area euro, secondo l’ultima rilevazione trimestrale condotta dalla Banca centrale europea. Ora complessivamente si attendono una crescita dei prezzi al consumo del 6% sulla media quest’anno, esattamente il doppio del più 3% che veniva indicato nella rilevazione precedente, effettuata a gennaio. Sul 2023 è atteso un carovita al più 2,4%, a fronte del precedente più 1,8%, mentre sul 2024 la previsione è rimasta invariata all’1,9%. Il balzo di quest’anno riflette ovviamente lo shock derivante dalla guerra in Ucraina e dalle sanzioni contro la Russia, che peraltro alcuni paesi vorrebbero ulteriormente inasprire a petrolio e forse anche al gas naturale, andando a esacerbare ancora di più le pressioni sui prezzi. Il sondaggio pubblicato oggi è stato condotto tra io primo e il 4 aprile e ha coinvolto 58 esperti di istituzioni private e banche dell’eurozona, che, va ribadito, forniscono le loro previsioni. L’indagine, che viene condotta su base trimestrale dal 1999, non rappresenta le previsioni della stessa Bce. Sulla crescita le previsioni sono state riviste in senso diametralmente opposto: sul 2022 ora in media gli esperti dell’area euro si attendono un più 2,9% del Pil, sul 2023 più 2,3% e sul 2024 più 1,8%. Tre mesi fa prevedevano, rispettivamente, più 4,2% quest’anno, più 2,7% il prossimo e più 1,7% nel 2024. Migliorano invece le previsioni sulla disoccupazione: 6,9% quest’anno, 6,8% il 2023 6,7% il 2020 quattro. Tre mesi fa nella precedente Survey of Professional Forecasters era indicato 7,2% nel 2022, 6,9% del 2023 e 6,8% nel 2024.
Inflazione, Bce: previsione esperti eurozona 2022 raddopiata a 6%
E netto taglio a attese Pil con guerra Ucraina e sanzioni Russia