Torna AgrieTour, versione on line: parola d’ordine investire

Si punta a nuove attività didattiche, sportive e culturali

OTT 13, 2021 -

Agriturismo Roma, 13 ott. (askanews) – Investire. E’ questa la parola d’ordine che accomuna la maggior parte degli oltre 23 mila agriturismi d’Italia che dopo la crisi del 2020 sono ripartiti guardando avanti con nuove possibilità di investimento, grazie anche alle varie misure di sostegno messe in campo dal Governo durante la pandemia. Proprio la ripresa sarà al centro della diciannovesima edizione di AgrieTour, il Salone nazionale dell’Agriturismo e dell’Agricoltura multifunzionale. Dal 16 al 17 novembre l’evento promosso da Arezzo Fiere e Congressi sarà un contenitore on line all’interno del quale si svilupperanno vari eventi, primo su tutti il ritorno della borsa dell’agriturismo. Si ripartirà da quelle che erano le previsioni contenute nell’ultimo rapporto presentato da Ismea: nelle prime fasi dell’emergenza (primavera ed estate 2020) già il 16% delle imprese agrituristiche aveva predisposto nuove attività orientate a servizi di tipo socioeducativo, in particolare attività didattiche, ricreative, sportive e culturali per la comunità locale, attività sociali per le fasce più deboli, ospitalità e attività per anziani autosufficienti. Fra i servizi particolarmente richiesti nei mesi scorsi vi sono stati i centri estivi realizzati in azienda agricola. Il 17% degli agriturismi aveva previsto di diversificare con attività didattiche e di agricoltura sociale nel corso dell’anno. Oltre la metà delle imprese (55,7%) ha predisposto nuove proposte di servizi già nel corso delle prime fasi dell’emergenza (primavera-estate). Fra questi spiccano la consegna a domicilio dei prodotti aziendali e dei pasti preparati in azienda: al blocco degli spostamenti delle persone e quindi dei servizi agrituristici, le imprese hanno risposto con la conversione verso un servizio di spostamento dei prodotti, con tutto ciò che ne è conseguito in termini organizzativi. Tra i servizi attivati maggiormente nel 2021 l’ospitalità per lunghi periodi, l’offerta di ospitalità con spazi attrezzati per il lavoro a distanza da parte degli ospiti, la consegna a domicilio di prodotti e di pasti pronti. Quasi il 50% degli imprenditori agrituristici per il 2021 aveva previsto di operare prevalentemente o esclusivamente nel mercato interno, nazionale o di prossimità.