Itc Roma, 21 set. (askanews) – La pandemia ha inevitabilmente accelerato gran parte dei processi di digitalizzazione in svariati settori e ambiti professionali. Dal 2005 sono riconosciute alcune figure all’interno di aziende ed enti pubblici, che prendono il nome di Responsabili per la Transizione Digitale e, da oggi, è stata costituita l’associazione di riferimento che ne raccoglie i principali esponenti: AssoRTD. Si tratta della prima realtà in Italia che associa i Rtd e si pone come obiettivo, in primis, quello di tutelare e rappresentare, a livello nazionale ed internazionale, interessi ed esigenze che la categoria richiede. Gli enti coinvolti riguardano tutta la Pubblica Amministrazione, dove questa figura è obbligatoria, oltre alle medie-grandi imprese dove il ruolo riveste un’importanza strategica soprattutto nel momento storico attuale. L’obiettivo strategico del prossimo quinquennio, coincidente con le tempistiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è quello di affiancare l’intera filiera pubblica e privata nella persecuzione degli obiettivi suesposti. Il neo-presidente, Fabio Giuseppe Ferrara, ha commentato: “sono onorato della scelta dei soci fondatori di AssoRTD di avermi nominato come primo presidente dell’associazione, nata dall’esperienza ultradecennale di persone che hanno lavorato per la transizione al digitale dei nostri processi quotidiani, quando questa definizione non era nemmeno in fase embrionale. Il dado ormai è tratto, e possiamo guardare solo proattivamente in avanti verso un futuro che, in realtà, già ci permea. Quindi saremo non solo lieti, ma orgogliosi di accogliere all’interno di AssoRTD tutti coloro che sposeranno la nostra visione”. Ma non solo. Verrà dato un ruolo di primaria importanza soprattutto alla formazione e alla ricerca. L’intento ambizioso dell’Associazione riguarda la promozione e la diffusione di studi, iniziative, ricerche e corsi di varia natura, al fine di incentivare una cultura più responsabile e consapevole intorno alla figura del RTD. Attraverso convegni, seminari e incontri di approfondimento, in presenza o con tecniche di formazione a distanza ci sarà occasione di trattare le materie che più afferiscono al campo della Transizione Digitale: Customer e Citizen Management, Customer Experience e Customer Interaction, Digital e Social Communication, sistemi basati su Intelligenza Artificiale ed algoritmi di Machine Learning, il mondo dei Big Data e dei Predictive Systems, le tecnologie di riciclo avanzato e quelle relative alla transizione ecologica, la tecnologia di progettazione modulare, la sicurezza informatica, i sistemi informativi di telecomunicazione e fonia. Possono richiedere la partecipazione all’Associazione tutte le persone fisiche che dimostrino di possedere, anche in via alternativa, almeno uno dei seguenti requisiti: essere o essere stato un responsabile della transizione al digitale per una società o un ente; essere un professionista, un imprenditore o appartenere ad una società operante nel settore della transizione al digitale fornendo consulenza specialistica anche in materie giuridiche, economiche e/o informatiche e telematiche appartenere ad una Pubblica Amministrazione interessata all’innovazione digitale ed alla transizione al digitale; appartenere/essere un’autorità di certificatore di firme elettroniche. Insieme alla figura del presidente vi è l’assemblea dei soci con il Consiglio Direttivo e il vicepresidente, Nicola Savino. Oltre alle cariche apicali, l’Associazione prevede la presenza di: un tesoriere, un Segretario Generale, Francesco Andriani, una Commissione Etica e di Disciplina, un Collegio dei probiviri, un Comitato Scientifico presieduto da Marco Mancarella e dal vicepresidente Graziano Garrisi e l’AssoRTD Giovani, per dar spazio e voce ai Rtd emergenti.
Nasce AssoRTD, associazione responsabili transizione digitale
La presidenza affidata a Fabio Giuseppe Ferrara