Roma, 30 set. (askanews) – Con la crisi del coronavirus “ci sarà un incremento dei crediti deteriorati” delle banche e per questo “la commissione europea sta definendo un piano d’azione per prevenire l’accumulo” delle sofferenze. Lo ha affermato il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, sottolineando che negli anni scorsi le “banche italiane hanno fatto uno sforzo enorme” per ridurre i crediti deteriorati ma non si è ancora arrivati “sotto la soglia fissata dall’Eba del 5%”.
Il piano di Bruxelles, ha spiegato il dg di Palazzo Altieri, prevede di delineare “un quadro normativo per armonizzare le società di gestione dei crediti deteriorati, sviluppare il mercato secondario dei crediti deteriorati e definire ulteriori azioni per ridurre i tempi della giustizia civile”.
Per affrontare lo shock globale della pandemia, ha aggiunto Sabatini in un’audizione nella commissione finanze del Senato, “è necessaria una risposta coordinata a livello europeo”. Ma i disegni di legge presentati in parlamento per il recupero dei crediti in sofferenza “vanno in direzione opposta”.