Roma, 9 ott. (askanews) – L’avvio di un vero Green New Deal “passa dal rilancio delle costruzioni”. Lo sostiene l’Ance dopo alcuni incontri con i vertici delle istituzioni dell’Unione Europea. Dei 17 obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile “15 coinvolgono direttamente il settore costruzioni, chiamato a giocare un ruolo indispensabile nella definizione dell’Agenda urbana sostenibile. Ma serve un cambio di passo, a iniziare da una revisione del Patto di stabilità per gli investimenti green”.
“Bene – afferma il presidente Gabriele Buia che ha guidato la delegazione Ance a Bruxelles – la volontà espressa dal commissario Gentiloni di fare pieno uso della flessibilità prevista dalle regole, ma è necessario affrontare il problema della burocrazia, altrimenti in Italia gli investimenti non atterrano mai”.
Tra le altre questioni più urgenti, sottolineate dall’Ance al parlamento Ue, “il tema del subappalto, che vede i limiti imposti dalla normativa italiana in contrasto con le direttive europee, e i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, con due procedure di infrazione che ancora pendono sull’Italia”.
Forte preoccupazione, inoltre, “è stata espressa da Buia in tema di accesso al credito: la normativa prudenziale europea ha creato un clima di estrema chiusura degli istituti di credito nei confronti delle imprese di costruzione”.