Manovra, nei piani delle partecipate investimenti oltre 80 mld

Riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi

OTT 10, 2018 -

Roma, 10 ott. (askanews) – Le aziende a partecipazione pubblica investiranno 15 miliardi di euro aggiuntivi rispetto ai programmi già definiti dai singoli gruppi e l’asticella potrà arrivare fino a 20 miliardi con una serie di riforme strutturali. E’ questo il risultato della cabina di regia sugli investimenti tra il governo e le principali società a controllo pubblico annunciato dal premier Giuseppe Conte.

Le società in cui lo Stato è azionista di riferimento, specialmente quelle quotate in Borsa, hanno già deliberato piani pluriennali di investimento. In totale si tratta di un pacco di risorse superiore a 80 miliardi di euro nel triennio, che ora potrebbero salire dopo il vertice di Palazzo Chigi.

Il principale contributo all’aumento delle risorse arriverebbe da Cdp che ha in programma un piano di investimenti da 22 miliardi e che con una serie di riforme (dalle semplificazione al fisco) può arrivare a 35 miliardi. L’Eni ha nel piano industriale un programma da 22 miliardi.

Il piano investimenti Enel per il triennio 2018-2020 supera i 24 miliardi ma non tutti destinati all’Italia. Poi c’è il piano per la banda ultralarga di Open Fiber che conta 6,5 miliardi di euro. Snam sta realizzando un programma da 5,2 miliardi, un ordine di grandezza simile a quello del programma di Terna da 5,3 miliardi nel periodo 2018-2022.

Sempre tra le principali partecipate il piano del Gruppo Poste conta 2,8 miliardi per digitalizzazione e innovazione. Infine i piani di Leonardo e Fincantieri.

Accanto ai grandi gruppi a partecipazione pubblica, ci sono poi i programmi dei grandi gruppi privati. Fca a giugno ha varato un piano di investimenti da 45 miliardi di euro al 2022 di cui 9 miliardi destinati all’elettrificazione. Naturalmente non tutti sull’Italia. Anche Tim recentemente nel nuovo piano industriale ha aumentato gli investimenti nel triennio a 11 miliardi di euro di cui 9 miliardi destinati all’Italia per le reti e l’innovazione. In ambito tlc l’assegnazione delle licenze per il 5G e lo sviluppo della banda ultralarga farà accelerare gli investyimenti degli operatori come Vodafone, Wind Tre, Fastweb.