Pitti, per Paoloni approccio “Neo-Sartorialista”

Contamina ogni elemento del guardaroba contemporaneo

GEN 5, 2023 -

Roma, 5 gen. (askanews) – La collezione FALL WINTER 23/24 presenta un’ulteriore evoluzione nel percorso di ridefinizione dei codici stilistici del brand, progetto intrapreso nelle ultime release del marchio. La cifra distintiva della nuova estetica “Contemporary Heritage” e’ la sintesi tra modernità e tradizione, unione tra linguaggi solo apparentemente in contraddizione. L’idea di “Neo-Sartorialismo” nasce da un rinnovato interesse per la storia del tailoring maschile e allo stesso tempo prende le distanze dalle consuetudini, dalle regole fisse e dalle costrizioni del vestire formale promuovendo una visione eclettica, contemporanea e del tutto personale dello stile sartoriale. L’approccio “Neo-Sartorialista” si estende ben oltre la costruzione e la decostruzione di abiti e giacche e contamina ogni elemento del guardaroba contemporaneo esaltandone la ricchezza dei materiali e la grandissima versatilita’ d’uso. La nuova silhouette formale Paoloni punta sul “power suit”: doppiopetto 4 bottoni, dal drop piu morbido, spalla rigorosa e revers dalle proporzioni leggermente 50’s proposto in solaro di lana ruggine, galles mouline’ e flanelle in colorazioni bold che vanno dal blue royal al verde bottiglia. L’abito spezzato, il “broken suit” riporta al centro della conversazione sartoriale elementi piu’ informali e versatili del guardaroba maschile come overshirt e giacche da lavoro decostruite abbinate a pantaloni turn up dalle proporzioni più scivolate e realizzati negli stessi velours di lana leggerissima, in velluto French cord o nelle flanelle di cotone pied de poule. Lo stesso gusto sartoriale dei tessuti drapperia si ricerca anche nella collezione “outerwear ” che propone un interessante mix tra funzionalita’, performance tecnica ed eleganza iconica : lane in microdisegno e flanelle da abito sono utilizzate in combinazione a membrane drop-glide e termoregolatrici per parka cittadini oversize, piumini lightweight dal taglio camicia, giacche duffle in panno tartan impermeabile, trench doppiopetto in double di lana finissima. Il blazer, caposaldo della tradizione manifatturiera del brand, si presta ad interpretazioni che superano il concetto di capospalla classico: giacca cardigan in maglia inglese o in lana cotta confezionate con punto di copertura, “jackoat”: interessante ibrido tra blazer doppiopetto e peacoat in panno doubleface, “commuter blazer” funzionale in tela di lana stretch con kway integrato in cordura di nylon. I cappotti, dal taglio morbido e attuale, rivisitano alcune delle icone del capospalla sartoriale e aggiungono una dimensione piu’ incisiva alla ricerca di tessuti: il classico loden raglan e’ proposto in macrocheck di lana color vicuna e in maxi herringbone di gusto tweed, il cappotto chesterfield doppiopetto e’ presentato in spazzolino di lana e alpaca blue royal. La sofisticata palette invernale, in equilibrio tra colori primari e accenti di ricerca, risulta calda ed avvolgente, evocativa di texture naturali, note speziate e tonalità dall’eleganza senza tempo: i classici cammello e nero sono sfumati dai ruggine gingerbread e cannella, le gamme fredde dei grigi flanella e antracite sono scaldate dai toni del melanzana e dell’arancio albicocca. Il blue royal brillante, uno dei colori di punta della stagione, e’ usato in combinazione al verde olio, al navy, al bianco vaniglia e al turchese della maglieria.