Lazio, Pecoraro: arroganza Pd aiuta destra. In Lombardia invece appoggio M5S

Sostenga la Bianchi come candidata civica e stop inceneritore

GEN 5, 2023 -

Roma, 5 gen. (askanews) – Alfonso Pecoraro Scanio è stato fondatore dei verdi e ministro dell’agricoltura e dell’ambiente, da anni sostiene l’impegno ecologista dei 5stelle e ha plaudito alla svolta ancora più green di Conte con il no netto all’ inceneritore a Roma e l’impegno Ecodigital, oltre ad essere tra i promotori del Polo ecoProgressista del coordinamento 2050. Così risponde rispetto al no della candidata M5S per la Regione Lazio, Donatella Bianchi, alla proposta di ticket offerta dal candidato del Pd D’Amato: “D’amato non ha alcuna autonomia visto l’immediata bacchettata che ha ricevuto da Calenda. E la proposta era quasi un insulto. Conte e la Bianchi parlano di programma, di sanità efficiente e libera dai partiti, no a inceneritori e vera economia circolare, di trasporti…e lui propone una poltrona di vicepresidente?”. Allora come si risponde all’appello di personalità autorevoli per un accordo che metta il centrosinistra in corsa rispetto al candidato del centrodestra Rocca? “Questo appello va rivolto al Pd che sta ripetendo il disastro di Letta alle politiche. In Lombardia hanno incassato l’appoggio (sofferto) di Conte e M5S su un eurodeputato del Pd come candidato presidente. Nel Lazio nemmeno ci pensano a sostenere una candidata civica di cultura ecologista e progressista? Il Pd pensa ad accordi dove si appoggino i suoi candidati pur essendo precipitato sotto il 15% in tutti i sondaggi con Conte al 18. Questa è l’arroganza che rischia di regalare alla destra la regione”. Perché dice rischia? Vede possibilità di accordo o di vittoria della Bianchi? “Dico che chi fa appello dovrebbe andare alla sede del Pd a chiedere conto di tanta follia suicida. La Bianchi ha detto che ogni passo indietro di D’Amato sarebbe benvenuto. È il Pd che deve rinunciare all’inceneritore e sostenere una personalità civica. Non sarebbe una resa a Conte ma gesto di umiltà e buonsenso. Una piccola riparazione per il disastro del 25 settembre”. E se non avverrà ? “Allora saranno gli elettori a decidere e ricordo che esiste il voto disgiunto quindi anche chi si sente costretto a votare qualche candidato per rapporti personali può sempre scegliere una presidente di cambiamento, una donna coraggiosa che ha accettato una sfida difficile ma che può riservare sorprese”.