Milano, 23 dic. (askanews) – In Italia il 13 dicembre scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.5 largamente predominante e una quota di ricombinanti omicron/omicron pari al 3,0%. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. In sostanza, BA.5 rimane ampiamente predominante, con una prevalenza a livello nazionale pari a 90,6% (91,5% nell’indagine precedente, dell’8 novembre 2022), con frequenze regionali/PPAA superiori all’77,3%. Stabile la numerosità dei sotto-lignaggi di BA.5 circolanti nel nostro Paese (100 contro 112 dell’indagine precedente), mentre BA.4 continua il suo decremento, da una prevalenza pari a 1.95% a 0,3%. Nell’ambito dei sotto-lignaggi di BA.5, analogamente a quanto segnalato in altri Paesi, si evidenzia BQ.1.n (la cosiddetta “Cerberus”) in significativo aumento e pari al 64,1% (contro il 30.7% della precedente indagine), sul totale dei campioni BA.5. BF.7.n, rappresenta il 9,6% delle sequenze analizzate in questa indagine (rispetto al 14,7% registrato dell’indagine precedente), mentre BF.7 è un sottolignaggio di BA.5. XBB (ricombinante dei sotto-lignaggi omicron BJ.1 w BM.1.1.1) viene segnalata come altamente trasmissibile e con mutazioni associabili a immune evasione. In questa indagine XBB è stata identificata in 36 vs le 38 sequenze identificate nell’indagine precedente. Tra le 95 BA.2, sono stati identificati 25 sotto-lignaggi, oltre al lignaggio parentale BA.2. Si segnala la presenza di 75 sequenze riconducibili a BA.2.75 (la cosiddetta “Centaurus”) e relativi sotto-lignaggi.
Covid, flash survey Iss: il 13 dicembre variante Omicron al 100%
In sifnificativo aumento la sottovariante Cerberus