Liguria, Colonia Olivetti: a gennaio l’avvio dei lavori

Il gruppo acquirente Bulgarella dona alla città di Sarzana un plastico

DIC 15, 2022 -

Roma, 15 dic. (askanews) – Partiranno all’inizio del 2023 per essere conclusi entro Pasqua del 2025 i lavori di recupero e riqualificazione della Colonia Olivetti di Marinella di Sarzana da parte del gruppo Bulgarella, proprietario del complesso e tra i leader in Italia nel restauro e riqualificazione di immobili storici e vincolati. La presentazione del progetto è avvenuta in Comune a Sarzana, da parte del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, del sindaco Cristina Ponzanelli, dell’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone e di Andrea Bulgarella, presidente dell’omonimo gruppo che per l’occasione ha donato alla Città di Sarzana il plastico del progetto, presentato alla cittadinanza e visitabile da tutti i sarzanesi e non solo nell’atrio del palazzo civico sarzanese per tutto il periodo delle feste. Nei giorni scorsi è arrivato anche il parere positivo della Soprintendenza regionale al progetto di riqualificazione dell’architetto Giuseppe Cosentino, incaricato dal Gruppo Bulgarella: questo passaggio era l’ultimo necessario per poter traguardare alla concessione della licenza edilizia da parte del Comune e quindi all’avvio del cantiere. Dall’inizio dell’intervento, al massimo entro febbraio, sono previsti 48 mesi di lavori. “La giornata di oggi rappresenta un punto di arrivo dopo anni di lavoro molto complessi ma soprattutto rappresenta un punto di partenza – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – per la rinascita di una struttura che costituisce il biglietto da visita, la porta di ingresso della Liguria per chi arriva dalla Toscana e per questo merita di essere valorizzata dopo quasi quarant’anni di abbandono. Questo intervento, a cui abbiamo lavorato fin dal nostro primo mandato nel 2015 attraverso i passaggi fondamentali dell’alienazione dell’immobile da Arte Genova al privato e della messa in sicurezza idraulica dell’area, rappresenta quindi una svolta storica per questo territorio che finalmente cambierà volto. Abbiamo lavorato con il forte supporto dell’amministrazione comunale di Sarzana, che si è mostrata coraggiosa e ci ha affiancato realizzando in due anni molti obiettivi che erano inizialmente parsi impossibili. Voglio anche ringraziare la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Liguria per l’attenzione e il lavoro svolto. La Colonia Olivetti, che è stata il simbolo di una politica inefficiente e litigiosa, diventa oggi, con l’apertura del cantiere, il simbolo di un’altra politica, pragmatica, concreta, capace di risolvere problemi per offrire opportunità alla cittadinanza. La realizzazione di un resort di lusso garantirà non solo alla Colonia di tornare all’antico splendore, ma anche – conclude Toti – di potenziare l’offerta turistica di Sarzana e dell’intera provincia spezzina, con importanti ricadute positive, anche occupazionali, per il settore e per tutto l’indotto”. L’edificio è in stato di abbandono dal 1983. Il progetto, rispettoso di tutti i vincoli storico-artistici della struttura e del parco, redatto con scrupolosa condivisione dai progettisti e tecnici regionali della Soprintendenza, valorizzerà anche un classico esempio di giardino all’italiana. Si tratta di un’importante azione di riqualificazione, che segue ampie interlocuzioni con Regione Liguria, Comune di Sarzana e Soprintendenza e che riguarda appunto oltre all’immobile di 2.942 metri quadrati anche il giardino storico, di circa tre ettari, fino a maggio di quest’anno di proprietà di Arte Genova. Scopo degli interventi è la trasformazione del complesso in un immobile a destinazione turistico-ricettivo e, nello specifico, la realizzazione di un resort, capace di attirare clientela internazionale. È prevista anche la realizzazione di un parcheggio con posti auto pubblici e privati. Il progetto prevede 92 camere tra standard, junior suite e suite su due piani (terra e primo piano), con un ristorante panoramico. “Questa giornata rappresenta un risultato straordinario, frutto anche di una precisa pianificazione degli interventi di protezione civile e difesa del suolo – dichiara l’assessore regionale alla Protezione civile, Infrastrutture e Difesa del suolo Giacomo Giampedrone -. Senza gli interventi di realizzazione dell’argine alla foce del Parmignola sarebbe stato impossibile attrarre un qualsiasi investitore, soprattutto con la prospettiva di realizzare un resort come quello che verrà realizzato entro pochi anni da oggi. Il nostro impegno è andato anche oltre il tratto focivo, con il finanziamento diretto della Regione di tutti i lotti mancanti nel tratto a monte del torrente, completando così la messa in sicurezza dell’intero corso d’acqua. In sette anni abbiamo investito fondi regionali per oltre 5 milioni di euro”. “Dobbiamo innanzitutto ringraziare la Regione Liguria nella persona del presidente Toti per la sensibilità dimostrata verso il progetto e per la rapidità di esecuzione in tutte le fasi di questa nostra iniziativa che farà nascere, nell’arco di 48 mesi, un hotel a 5 stelle per un investimento di circa 12-15 milioni di euro – commenta Ray Lo Faso, direttore generale del Gruppo Bulgarella -. Siamo inoltre grati al Comune di Sarzana nella persona del Sindaco Cristina Ponzanelli, che fin dalle prime manifestazioni di interesse al bene ci ha supportato sollecitandoci a proseguire nell’investimento. Il Gruppo Bulgarella è specializzato nel recupero e nella riconversione di beni tutelati o di interesse storico ed architettonico in strutture alberghiere “uniche”, basti pensare che 16 delle 27 strutture di nostra proprietà rientrano in questa casistica. Anche in questa circostanza l’Architetto Cosentino si è mosso garantendo la massima tutela della storia dell’immobile e del territorio. Ampio spazio e opportuno risalto verrà dato alla personalità di Olivetti, che ha rappresentato uno degli esempi più coraggiosi e lungimiranti dell’imprenditoria italiana”. “Un altro passo verso la concreta realizzazione di una visione diversa per Marinella – ha dichiarato il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli -. Sarzana ha subito, dagli anni ’80, un lungo periodo di abbandoni di patrimoni identitari della città, e la Colonia è uno di questi. Sin da quando ci siamo insediati abbiamo lavorato per garantire ai privati le possibilità che erano state negate fino ad oggi, ed osservare oggi che cominciano ad essere colte e valorizzate è una straordinaria soddisfazione per ogni sarzanese. La Colonia, la riqualificazione del borgo, una nuova vita della Tenuta sono parte di un’unica visione di crescita e sviluppo in cui Marinella non è più la cenerentola dei litorali della nostra Liguria, ma può diventarne una delle sue gemme più preziose”.