Roma, 3 nov. (askanews) â âOccorre uscire dal cerchio maledetto della finanza speculativa e rimettere al centro la persona, facendolo con consapevolezza. Finchè si allargherĂ la distanza tra finanza ed economia reale, dalla tavola della finanza cadranno solo briciole, spesso avvelenateâ. Lo ha detto il presidente dellâApsa, (Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica) mons. Nunzio Galantino nel corso del convegno: âEconomia e lavoro. Lâenciclica âFratelli tuttiâ⌠e non soloâ, che si è svolto oggi a Roma, presso la sede del Cnel ed al quale hanno preso parte anche il presidente dellâEnte nazionale per il Microcredito, Mario Baccini, il presidente del Cnel, Tiziano Treu e numerosi parlamentari. Mons. Galantino ha anche chiesto un impegno da parte delle autoritĂ presenti: quello di âfarsi carico della formazione, soprattutto dei giovani. Soprattutto oggi quando, purtroppo, â ha aggiunto â il loro futuro appare giĂ ipotecato con questo modello economico. Occorrono â ha chiarito il presule â investimenti massicci in formazione, perchĂŠ il futuro passa nel progettare il presente, nello stare dentro i cambiamenti in corso anche nel mondo del lavoro per dare quelle opportune competenze in grado di potersi davvero mettere in gioco. La formazione â ha insistito il rappresentante vaticano â rappresenta il tentativo di consegnare le chiavi in mano ai nostri giovani per non restare fuori dal circuito e dare loro la sicurezza per entrare nel mondo del lavoroâ. Parlando dellâenciclica âFratelli tuttiâ, mons. Galantino lâha definita âuna enciclica non per bigotti ma per tutti. Un documento nel quale si afferma chiaramente che anche lâuguaglianza senza fraternitĂ , non vuol dire nulla e non va da nessuna parte. In questo momenti â ha notato â lo stiamo vivendo con lâattuale modello di una finanza perversaâ. âIn questa situazione poi, si fa largo il virus secondo il quale il bene comune non è altro che la sommatoria degli interessi individuali. Ma questo non è vero e lo vediamo âin primisâ in campo ambientale. âFratelli tuttiâ, è inutile nasconderlo, prende di petto e va contro il liberalismo economico che non ci rende piĂš liberi, uguali e fraterni e non genera un mondo migliore per tutti. Occorre invece â ha concluso mons. Galantino â rimettere al centro la fraternitĂ in modo coraggioso e vero, costruendo un lavoro che vada ben oltre il solo scambio tra datore di lavoro e dipendente. Questo è possibile solo in una economia della cura nella quale rientrano in primo luogo i lavoratoriâ. Roma, 3 nov. (askanews) â Da parte sua il presidente Baccini, ha definito il Microcredito âuna azione democratica che ha come pilastro proprio quello di sviluppare occupazione. Lâaccesso al credito è un diritto della persona al pari di altri diritti come la salute, lâistruzione, o lâabitazione. Una azione che nel nostro paese ha prodotto risultati economici per soggetti ânon bancabiliâ, con la creazione nuovi posti di lavoro, sostenendo famiglie vulnerabiliâ, ha aggiunto Baccini. Ad oggi lâEnte può vantare accordi con 39 realtĂ finanziarie su tutto il territorio nazionale mentre in tre anni è stato in grado di creare 19 mila nuove piccole aziende, grazie anche ai suoi 120 sportelli territoriali e allâaiutato di 580 tutor, veri e propri operatori non finanziari formati dallâ Ente stesso. âUn ecosistema â ha spiegato Baccini â che attualmente coinvolge circa 50 mila persone tra tutor, esperti, lavoratori e che punta su tre direttrici principali: innovazione, iniziative per colmare il gap digitale e sostenibilitĂ ambientale e non soloâ. Infine il presidente dellâEnte del Microcredito ha chiesto anche ai parlamentari presenti che questa realtĂ âdiventi finalmente autonoma anche dal sistema bancario, che pure ringraziamo per il sostegno, come dice la leggeâ. Eâ stato, infine, il presidente del Cnel a far sintesi del messaggio di Papa Francesco contenuto nella âFratelli tuttiâ, un documento, ha detto Treu che tra le âindicazioni fondamentali pone quella di riconoscere il primato della cura del mondo e dei diritti umani di tutti, anche quelli dei migranti. La solidarietĂ , ci dice il Papa, non può convivere con diseguaglianze e povertĂ sia materiali che educative o degli anziani soli. â ha poi detto Treu â E lâEnciclica ci dice che la solidarietĂ aiuta anche a vincere le paure che oggi, soprattutto dopo il Covid e la guerra in corso, ci attanaglia tutti. Una solidarietĂ , quella proposta nellâenciclica, che si estende oltre i confini delle nazioni e deve ispirare nuove relazioni tra i popoli e gli Statiâ.
Lavoro, mons. Galantino: uscire da cerchio maledetto finanza speculativa
E puntare su potenziamento formazione professionale
