Lazio, Garante detenuti: bene intesa su ‘messa alla prova’

"Accordo tra istituzioni è importante"

MAG 4, 2022 -

Lazio Roma, 4 mag. (askanews) – “Grazie all’impegno della presidente Palmisano, arriva a sistema la rete dei servizi per la messa alla prova e le alternative al carcere, in attesa di giudizio. Si tratta di un’esperienza importante, maturata durante la pandemia e che speriamo possa ridurre passaggi inutili e dannosi per il carcere. E speriamo che possa essere di stimolo a un maggior raccordo tra istituzioni giudiziarie e territoriali anche nel momento dell’esecuzione delle pene e nell’accesso alle alternative alla detenzione, anche in corso di espiazione. L’attuazione dell’articolo 27 della Costituzione è responsabilità di tutte le istituzioni pubbliche, centrali e territoriali, e questo è un buon modo di farsene carico”. Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, dopo aver sottoscritto l’Accordo di rete per lo sviluppo delle misure di comunità. L’intesa è stata firmata oggi presso la Corte d’Appello di Roma, tra il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il Garante Anastasìa, il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, il presidente della Corte d’Appello di Roma, Giuseppe Meliadò, la Capo dipartimento giustizia minorile e di comunità, Gemma Tuccillo, il presidente del Tribunale di Roma, Roberto Reali, la Procura di Roma, il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, Antonino Galletti, il preside della facoltà di giurisprudenza della Sapienza Università di Roma, Oliviero Diliberto, e il Direttore Generale della Asl Roma 1, Angelo Tanese. Primo obiettivo del protocollo è quello di trasformare la pena in un’opportunità di riscatto e di cambiamento, grazie al potenziamento degli istituti che prevedono la messa alla prova e di tutti quegli altri istituti che sono volti al recupero dell’autore di reato.