Le Frecce Tricolori cambiano “immagine” per il 60mo anniversario

Askanews ha intervistato Mirco Pecorari ideatore del nuovo design

MAG 27, 2021 -

Difesa Rivolto, 27 mag. (askanews) – “Cavallino rampante”, “Getti tonanti”, “Tigri bianche”, “Diavoli rossi” e “Lanceri neri”; erano le “Frecce prima delle Frecce Tricolori”, le prime pattuglie acrobatiche di singoli reparti dell’Aeronautica militare che operarono tra il 1950 e il 1961, prima di passare le consegne all’attuale Pattuglia acrobatica nazionale. A loro è dedicata la nuova livrea delle “Frecce Tricolori”, sfoggiata sulle code dei 10 Mb-339 per celebrare il 60esimo anniversario della nascita del 313esimo Gruppo addestramento acrobatico di Rivolto (Ud) che porta nel mondo la grande tradizione acrobatica aerea militare italiana. Un wrapping ad alta tenuta (curato dalla Schriftart di Bolzano) con 5 emblemi per 10 aerei, più un 11esimo dedicato proprio ai 60 anni della Pan. Un’idea nata dall’incontro tra l’Aeronautica militare e il modenese Mirco Pecorari di Aircraftstudiodesign, uno dei più grandi designer aeronautici del mondo, che askanews ha intervistato in esclusiva. “L’idea è nata durante lo sviluppo della livrea per il nuovo aeroplano delle Frecce Tricolori per una proposta che volevo fare all’Aeronautica e a Leonardo – ha spiegato – e dopo aver fatto tutti i 9 velivoli ho pensato: perché non facciamo volare il solista ogni anno con una livrea diversa, dedicata alle pattuglie storiche? Presentando quest’idea al comandante Gaetano Farina (Pony 0, ndr) ci siamo detti: ok, però perché non facciamo qualche cosa per il 60esimo anniversario delle Frecce Tricolori? Questo un paio d’anni fa e abbiamo deciso di vestire, a due a due, le derive degli aeroplani con questi emblemi che vanno ovviamente a ricordare le vecchie pattuglie acrobatiche”. “Molte altre persone fanno questi ‘Special Color’ mettendo semplicemente sulla deriva il logo che rappresenta lo stormo, noi cosa abbiamo fatto? Abbiamo cercato di dare continuità alla livrea già esistente perché abbiamo fatto la deriva e una porzione di fusoliera e abbiamo cercato di mantenere il design e anzi di slanciarlo ancora di più, quindi in questo caso c’è stato non solo un’applicazione di un emblema ma anche una elaborazione. Aggiungo il fatto che sono stati rifatti, a destra e a sinistra, anche tutti gli emblemi che sono stati inclinati verso la direzione di volo per dargli maggior dinamismo quindi è un’interpretazione dei vecchi logo e dei vecchi emblemi adattati sul vestito e sulla forma del 339”. Tra le migliori pattuglie acrobatiche al mondo, l’unica che vola con 10 velivoli, coordinati da terra dal comandante, Pony 0, il tenente colonnello Gaetano Farina, le Frecce Tricolori sono tra i più apprezzati testimonial dell’italian style aeronautico e tecnologico e, ora, anche del design. “Ne ho fatte di cose, tantissime – ha concluso il designer – direi che questa è un po’ come aver fatto la livrea per la Ferrari in Formula 1. Sono le Frecce Tricolori, è un po’ come la Nazionale italiana, come Valentino Rossi o Alberto Tomba, è una cosa che unisce dalle Alpi alla Sicilia, quindi sicuramente aver fatto le Frecce Tricolori, aver fatto questa operazione insieme al comandante mi rende pieno d’orgoglio ovviamente”.