Trentino, monitoraggi per mappe rischio zecche e zanzare

Screening molecolare per creare mappe e modelli matematici.

MAG 25, 2021 -

Trentino Roma, 25 mag. (askanews) – E’ iniziata l’attività di monitoraggio in Trentino di alcuni artropodi di interesse medicoveterinario, tra cui zecche e zanzare, da parte della Fondazione Edmund Mach che coordina su incarico del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento la cabina di regia provinciale per la sorveglianza e il controllo dei vettori ed è impegnata anche a livello internazionale nello studio delle malattie emergenti della fauna selvatica. L’attività è svolta in collaborazione con PAT, APSS, APPA, Muse, FBK, Museo Civico di Rovereto, Comunità Alto Garda e Ledro, Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Comune di Trento, Comune di Rovereto, Comunità della Vallagarina e Consorzio dei Comuni. Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio condotta da FEM sulle zanzare dal 2008 ad oggi sono 65.099 gli esemplari adulti raccolti (di cui 48.249 tigre), 115 i siti campionati, 22i comuni interessati. Accanto a questa attività c’è anche Bugmap l’app gratuita per smartphone sviluppata in FEM: i singoli cittadini possono segnalare la presenza di zanzare inviando le fotografie cosi da rendere possibile l’aggiornamento costante e in tempo reale delle mappe di distribuzione delle specie invasive sul territorio provinciale e l’identificazione precoce di eventuali nuove specie aliene. Zecche, monitoraggi e screening molecolare per creare mappe e modelli matematici. La presenza nei boschi delle zecche (Ixodes ricinus) è rilevabile generalmente da marzo e raggiunge il suo picco tra la fine di maggio e la prima metà di giugno. Questa specie è diffusa in tutti gli ambienti forestali dal fondovalle fino ai 1200 m s.l.m. e può trasmettere pericolose malattie, tra cui l’Encefalite virale (TBE), la Malattia di Lyme e la rickettsiosi. La prevenzione della puntura di zecca è l’arma più efficiente per controllare queste gravi malattie.