Cisl Lombardia: regione prima per denunce infortuni Covid

37.208, il 28,4% del totale nazionale. 159 i casi mortali su 423

GEN 22, 2021 -

Milano, 22 gen. (askanews) – La Lombardia nel 2020 è la regione dove si è registrato il più alto numero di denunce di infortuni e di morti sul lavoro dovuti alla diffusione del Covid. Nell’anno appena concluso, secondo i dati diffusi dalla Cisl Lombardia, il mondo del lavoro in Lombardia ha accusato 37.208 denunce di infortunio sul totale nazionale di 131.090 pari al 28,4%, mentre quelle con esito mortale rappresentano il 37,6% del totale, con 159 casi sul dato nazionale di 423.

I dati totali annuali confermano Milano la provincia più colpita con 14.493 casi (il 39% della Lombardia), seguita da Varese (3.708, il 9,98%) e Brescia (3.670 il 9,9%). Per i casi con esito mortale, sempre per l’anno 2020, prima Bergamo con 44, poi Milano con 39 e Brescia con 26. Il settore più colpito è quello della “sanità e socio assistenziale”, con il 74% dei casi; le donne rappresentano il 72,5% dei casi totali, contro il 27,5 degli uomini.

“La riforma che Regione Lombardia deve fare nelle prossime settimane per la riorganizzazione del sistema sanitario lombardo serva a rilanciare politiche ed azioni dedicate alla prevenzione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e ad alzare il livello  della tutela di lavoratrici e lavoratori”, afferma Pierluigi Rancati, segretario Cisl Lombardia.

I dati al 31 dicembre consento un confronto tra la Lombardia e regioni in maggiore misura colpite dal virus, come Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Toscana. La regione che dopo la Lombardia ha avuto più denunce di infortuni totali è il Piemonte con 14,4%, seguito dal Veneto, 9,7% Emilia Romagna 7,9% e Toscana con 5,5%. Per le denunce con esito mortale 8,7% per Piemonte ed Emilia Romagna, 3,3% Toscana e 2,4% Veneto.