Roma, 28 set. (askanews) – Dall’Inizio del lockdown a oggi, 150 pasti al giorno preparati da Casa Africa ONLUS hanno sfamato uomini, donne e bambini. Oltre 200 famiglie – a Roma – di italiani e stranieri, hanno ricevuto aiuti in prodotti alimentari (700 kg tra pasta e riso; pelati; tonno; piselli; fagioli; olio; sale; zucchero; caffè; biscotti; omogenizzati) e con 3000 bibite distribuite (acqua, bevande succhi di frutta, caffè e tè). Storie silenziose, di solidarietà.
Quando la stazione Termini e le strade della Capitale sembrano deserti d’asfalto e desolazione, gli operatori di questa piccola associazione romana non si tirano indietro. Attraversano questi luoghi, rompendo l’immobilismo e l’indifferenza, per portare aiuto agli sfrattati, ai senza tetto, alle “ombre” nell’ombra. “Abbiamo svolto il nostro lavoro in sicurezza”, ha dichiarato Gemma Vecchio, Presidente di Casa Africa ONLUS. “Abbiamo indossato guanti e mascherine – prosegue – per consegnare i pasti e le spese rispettando il distanziamento, lavorando sodo per disinfettare le buste e i container. Per la pasta e il riso abbiamo utilizzato la kloralina; l’amuchina per le verdure. Laddove é stato necessario e grazie all’aiuto dei carabinieri, abbiamo devoluto guanti e mascherine anche ai senza tetto. Tutto cio’ è stato possibile solo grazie a piccole donazioni e sporadiche raccolte fondi. Queste persone dovevano in qualche modo essere aiutate e protette”.
Casa Africa lavora dal 1978 per la solidarietà e la promozione sociale senza fini di lucro, portando un po’ del calore dell’Africa in Italia. Tra le sue numerose attività: raccolta e distribuzione di alimenti, vestiti, indumenti e beni primari; corsi di lingua italiana per stranieri, immigrati e rifugiati; corsi per sviluppo di abilità e competenze (pittura su vetro, moda e sartoria; cura dell’orto).
Una realtà che non cerca allori né vane glorie, ma che ha coinvolto negli anni diverse celebrità del mondo dello spettacolo. Tra queste, lo stilista e chef Guglielmo Mariotto, che ha offerto il suo contributo per sostenere Casa Africa cucinando 150 pasti alla settimana per i senza tetto, al tempo del coronavirus, e persino una “Mamma” della Tv italiana che preferisce l’anonimato.
“Ci impegniamo molto, ma quello che ci viene restituito è molto di più: un sorriso di un bambino, un ‘grazzie’ scritto con due zeta da un giovane analfabeta; una famiglia che prepara la cena con una delle nostre spese. Anche se i tempi sono difficili, speriamo di continuare a portare speranza”, ha concluso Gemma Vecchio. Casa Africa ONLUS è, dunque, una rete operosa di amore. Una rete che cresce. Il nuovo locale a Roma, in Via dei Navigatori n. 1, vinto grazie a un bando del Comune – in fase di ristrutturazione con il lavoro dei volontari – ospiterà diversi corsi di formazione per giovani immigrati e italiani che hanno lasciato la scuola. In questo luogo, aperto a tutti, si terranno, in particolare, corsi di arte culinaria, pizzeria, pasticceria, panificazione, gelato, HACCP. Nella sede centrale dell’Associazione – in V. Degli Artisti n. 32 – proseguono ogni giorno i corsi di informatica, lingua italiana e turismo, in uno scambio continuo di esperienze tra le diverse etnie e le diverse culture.