Roma, 6 mag. (askanews) – La startup dell’Università di Trento PreBiomics ha conquistato uno dei quattro finanziamenti assegnati in Italia dall’European Research Council nell’ambito della prima tornata dell’anno di Proof of Concept grants, destinati a vincitori di Erc grants per aiutarli a verificare potenzialità applicativa e tenuta dei risultati della ricerca scientifica. PreBiomics sta sviluppando un test per tenere sotto controllo i microbi della bocca e dare un supporto nella cura dei denti e nella prevenzione delle malattie orali. In questa prima tornata dell’anno (sono in tutto tre le call per Proof of Concept per ogni annualità) a fine aprile sono stati assegnati 55 finanziamenti (146 i progetti candidati) da 150mila euro ciascuno; il budget complessivo del 2020 per i Proof of Concept è di 25 milioni.
PreBiomics, fondata nel 2017 come start up dell’Università di Trento, prende le mosse dalla tesi di dottorato sul tema di Paolo Ghensi al Cibio, Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata dell’Ateneo. Il premio europeo – sottolinea l’Università di Trento – costituisce un contributo prezioso per una realtà che intende costruire una collezione di 2500 campioni di placca e di saliva e che, per il prossimo anno, punta a lanciare sul mercato il proprio test di ausilio diagnostico per 330 mila studi dentistici potenzialmente interessati in Europa (56 mila solo in Italia).
Nicola Segata, professore dell’Università di Trento e leader internazionale nella ricerca sul microbioma, ricorda i primi passi: “Siamo nati come la scommessa di due laureati dell’Università di Trento, il mio collega Mattia Bolzan e io, e di Paolo Ghensi, odontoiatra trentino con dottorato di ricerca al Cibio”. Paolo Ghensi, odontoiatra trentino esperto in parodontologia e implantologia, sottolinea: “Questo finanziamento è di fondamentale importanza in quanto ci permetterà di mettere a punto un servizio ancora più personalizzato per il paziente odontoiatrico nell’ambito della medicina di precisione”. E auspica che “questo ulteriore riconoscimento possa essere uno stimolo e un motivo di interesse per potenziali nuovi investitori che vogliano credere nel progetto PreBiomics”. “Credo che la storia di PreBiomics – conclude Segata – racconti le potenzialità applicative della ricerca sul nostro bagaglio di microbi (il microbioma) e i margini di sviluppo e di successo esistenti per chi lavora con passione nei laboratori, come accade all’Università di Trento, e nel contesto Trentino di supporto all’imprenditorialità a elevato contenuto tecnologico e scientifico”.
PreBiomics mira a offrire un test clinico a supporto di dentisti e pazienti per prevenire e diagnosticare le più comuni malattie orali. Combinando tecnologie avanzate di metagenomica, intelligenza artificiale (AI) e innovative tecniche computazionali, il test sviluppato da PreBiomics consente l’analisi della popolazione microbica orale al più alto livello di risoluzione, aprendo la strada a nuovi potenziali scenari clinici per le malattie orali e non solo. Nell’ambito dell’implantologia, PreBiomics approfondisce il ruolo del microbioma orale nel rivelare malattie di cui soffrono le persone che presentano problemi a seguito di interventi dal dentista. Dall’analisi metagenomica di placca e saliva, infatti, si possono cogliere varie informazioni. I loro studi sono stati pubblicati su varie riviste scientifiche internazionali.