Roma, 31 mar. (askanews) â âAbbiamo unâemergenza ed è lâaffitto che il Governo non può demandare. Si perchĂŠ se i dati degli ultimi anni del ministero dellâInterno parlano in Italia di una media di 55/60 mila sentenze di sfratto, 90% motivate da morositĂ , ora con il taglio ai redditi e dopo le misure adottate dal Governo per affrontare lâemergenza sanitaria, che hanno colpito lavoratori, precari, artigiani, studenti fuorisede, rischiamo che gli sfratti questâanno si quadruplichino! La nostra proposta, lanciata attraverso lâappello âLâemergenza è lâaffittoâ di Unione Inquilini, Link Coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Pensare Urbano, chiede un contributo affitto straordinario da erogare con modalitĂ online e tempi rapidi che deve essere presa in grande considerazione dal Governo e dal Parlamento. Un appello che eâ stato giĂ sottoscritto da numerose realtĂ â: circoli Arci, movimenti, associazioni, sindacati come Flc-Cgil e Cub, ed esponenti del mondo politico locale e nazionaleâ. Cosiâ in una nota Unione Inquilini, Link Coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Pensare Urbano.
âIn questo periodo di emergenza sanitaria la prioritĂ eâ salvaguardare la salute di tutti â continuano i movimenti â ma tantissimi cittadini iniziano a chiedersi come poter sopravvivere quando dovremo uscire di nuovo e le macerie economiche e sociali rischiano di travolgerci. Eâ necessario agire in tempi brevi, perchĂŠ le conseguenze economiche sono giĂ in atto. Quotidianamente raccogliamo centinaia di messaggi su facebook e in email che raccontano storie di sofferenza, ma anche di disperazione di inquilini e degli stessi proprietariâ. âSono circa 3,2 milioni gli inquilini in affitto nel nostro paese e il Governo non può ignorare le richieste di aiuto. Dobbiamo subito adottare un sostegno allâaffitto straordinario in grado di difendere tutti gli inquilini che potrebbero rimanere intrappolati nelle maglie della morositĂ â, per cui la sola sospensione dellâaffitto non può essere una soluzione a lungo termineâ, conclude la nota.