Milano, Hub contro spreco alimentare ha distribuito 154mila pasti

Primo bilancio dopo un anno, nel 2020 nuovo progetto a Lambrate

GEN 14, 2020 -

Milano, 14 gen. (askanews) – Sono state recuperate 77 tonnellate di cibo dall’Hub di quartiere di via Borsieri a Milano, inaugurato un anno fa da Assolombarda, Comune e Politecnico per combattere lo spreco alimentare. Totale: 154mila pasti distribuiti per un controvalore economico di 308mila euro. Il progetto ha coinvolto 21 organizzazioni no profit, 11 supermercati e 5 mense aziendali. Ora è pronto a decollare il nuovo Hub nel Muncipio 3 di Milano, in via Bassini 23, tra Piola e Lambrate.

“E’ un bell’esempio di sinergia pubblico-privata – ha detto il vicesindaco di Milano con delega alla Food policy, Anna Scavuzzo – l’ambizione che avevamo inizialmente, cioè di portare un hub contro lo spreco alimentare in ogni municipio, prende corpo: conto con la fine del mandato di poter onorare l’impegno in tutti e nove i municipi”, ha detto Scavuzzo.

Il progetto dell’Hub di quartiere è nato all’interno delle azioni definite nel protocollo ‘Zero Sprechi’ promosso da Comune di Milano, Assolombarda, Politecnico di Milano, realizzato in collaborazione con Banco Alimentare della Lombardia e sostenuto dal Programma Qubì – La ricetta contro la povertà infantile promosso da Fondazione Cariplo.

Aziende associate ad Assolombarda hanno partecipato al progetto donando il cibo in avanzo dalle mense, favorendo la diminuzione degli sprechi. A queste si aggiungono le imprese della grande distribuzione organizzata che recupera ogni giorno diverse tipologie di alimenti che transitano dall’Hub per essere ridistribuite sul territorio.

Le imprese, ha sottolineato Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda, “hanno deciso di giocare un ruolo attivo per ridurre lo spreco alimentare promuovendo un modello replicabile ed efficace, anche perché gli sprechi alimentari hanno un forte impatto oltre etico, anche economico: basti pensare che vale l’1% del pil italiano, 15 miliardi di euro”. I risultati dell’iniziativa spingono Assolombarda “a rafforzare il suo impegno con l’obiettivo di diffondere sempre di più le buone pratiche e la cultura della riduzione dello spreco in una logica di maggiore sostenibilità e responsabilità verso il nostro territorio”, ha aggiunto Scarabelli.

Il Politecnico di Milano rivendica la realizzazione di “un modello replicabile in altre realtà di Milano, un modello che mette insieme le eccellenze del territorio, raccoglie e distribuisce le eccedenze e introduce un sistema che le misura per ridurre sempre di più lo spreco alimentare”, ha detto Marco Melaccini, docente di Logistica dell’ateneo milanese. “Questi progetti – ha chiosato Alessandro Perego, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico – hanno un valore di educazione alla solidarietà di cui abbiamo profondo bisogno in questa epoca in cui sono alti i rischi di aumento della disuguaglianza sociale e della emarginazione”.