Città del Vaticano, 11 apr. (askanews) – “Riconosco e desidero che lo trasmettiate fedelmente che sono incorso in gravi errori di valutazione e percezione della situazione, specialmente per mancanza di informazione veritiera ed equilibrata”: lo scrive Papa Francesco in una lettera ai vescovi cileni.
Nel corso della sua recente visita in Cile, il Papa ha difeso il vescovo Juan Barros dalle accuse di insabbiamento degli abusi sessuali compiuti dal sacerdote Fernando Karadima. Ascoltate le critiche che questa sua presa di posizione ha sollevato, in Cile e tra i suoi stessi collaboratori, Francesco ha inviato in Cile mons. Charles Scicluna, ex procuratore generale vaticano, per ascoltare le vittime di Karadima. E dopo aver ricevuto il rapporto Scicluna, ha scritto la lettera pubblicata in contemporanea in Cile e Vaticano.
“Sin da ora chiedo perdono a tutti quelli che ho offeso e spero di poterlo fare personalmente, nelle prossime settimane, nella riunione che avrò con i rappresentanti delle persone intervistate” da Scicluna.